Omelia dell’11 aprile 2021
|Domenica Ottava di Pasqua–Anno B – CREDERE, VIVERE, AMARE: COSI’ – C’è una parola che torna 3 volte nella bocca di GESU’ RISORTO, è la prima che egli pronuncia ai DISCEPOLI, ripetendola 2 volte, il che la rafforza e la incide nella loro vita e nella loro memoria (e la nostra) e all’arrivo di TOMMASO, OTTO GIORNI DOPO, viene ripetuta una terza volta. È il frutto primo della PASQUA: è LA PACE. Quella pace che gli uomini continuamente cercano e mai non trovano (la storia è piena di trattati di pace faticosi, fragili e interrotti, ma anche la nostra storia è piena di ricerca di pace).
È un frutto che racchiude molteplici sapori, la PACE, come la intende la Bibbia e come la propone GESU’. Essa è “felicità”, essa è “gioia”, essa è “pienezza”, essa è “senso di vita”…, ma soprattutto essa è DONO DEL RISORTO.
È esattamente ciò che GESU’ è venuto a portarci e non a caso è la sua prima parola da RISORTO, pronunciata ai DISCEPOLI.
Era il PRIMO GIORNO DELLA SETTIMANA, dopo il Sabato ebraico, che diventerà il “Giorno del Signore” (Dies Domini, da cui “domenica”).
Le PORTE erano CHIUSE, nel LUOGO, la tradizione dice il Cenacolo, per TIMORE. Nei cuori dei discepoli abita la paura e quante volte essa abita anche nei nostri cuori. Non lasciamoci imprigionare dalla PAURA. Ma questo non può essere frutto del nostro impegno, della buona volontà, ma è solo frutto di un DONO DI DIO, un dono che Dio vuole farci. Un dono che GESU’ RISORTO viene a farci. Ogni volta che abbiamo vinto la PAURA di qualcosa noi abbiamo incontrato e ascoltato GESU’ RISORTO. Dove non c’è paura c’è Dio, c’è GESU’ e viene fuori il meglio di noi.
E così lo vediamo con i DISCEPOLI, che GIOIRONO AL VEDERE IL SIGNORE. La loro vita da paurosa diventa gioiosa. Ogni volta che c’è GIOIA nella nostra vita abbiamo incontrato il SIGNORE RISORTO.
E cosa succede ancora?
RICEVETE LO SPIRITO SANTO, diventiamo portatori di SPIRITO SANTO, che è la presenza di Dio, la forza di Dio, l’agire di Dio. Diventiamo suoi collaboratori.
A COLORO A CUI PERDONERETE I PECCATI SARANNO PERDONATI. Chi incontra il RISORTO diventa un “perdonatore” e un “facilitatore di perdono”. Dove c’è il perdono c’è il Signore Risorto.
NON ESSERE INCREDULO MA CREDENTE. Quando si incontra il Risorto si diventa credenti. Se crediamo significa che abbiamo incontrato il Risorto.
BEATI QUELLI CHE NON HANNO VISTO E HANNO CREDUTO. Noi vorremo tutti “vedere” senza sapere che anche il “vedere” inganna, a volte più del “non vedere”. Se non c’è fede non c’è beatitudine, non c’è gioia nella vita. Il tema della fede è fondamentale, molto più di quello che solitamente pensiamo, non solo per i credenti, ma per ogni uomo. Senza fede non vive NESSUNO!
GESU’ FECE MOLTI ALTRI SEGNI. Certo la nostra fede è sempre fragile e ha bisogno di segni, indizi, indicazioni. Il Risorto non ci lascia mai senza “segni”.
QUESTI SONO STATI SCRITTI PERCHE’ CREDIATE E ABBIATE LA VITA. La Parola, il Vangelo di Gesù, del Risorto è per la fede e per la vita. Chi si affida a Lui ha vita, ottiene luce nella vita, ottiene la capacità di vivere con pienezza, con significato, con senso, con gioia. Senza fede non c’è vita, non c’è senso, non c’è gioia.
Lo vediamo nella prima lettura, gli Atti degli Apostoli, che ci accompagneranno in questo tempo pasquale, dove ci viene descritta la PRIMA COMUNITA’ dei cristiani, una MOLTITUDINE, CON UN CUORE SOLO E UN’ANIMA SOLA, dove si viveva CONDIVIDENDO. E tutto a partire dalla TESTIMONIANZA DEL RISORTO, grazie agli APOSTOLI.
Al di là dei tratti idealistici, ci viene comunque presentato uno stile di vita basato sulla LEGGE DELL’AMORE, la BUONA NOTIZIA, il VANGELO, (vedi la seconda lettura) che generando CONDIVISIONE, genera PACE, relazioni nuove tra le persone, che riempiono la vita di tutto ciò che è necessario: TUTTO ERA IN COMUNE, tutto bastava a tutti. Ogni guerra nasce dalla paura di non avere abbastanza per vivere. I primi cristiani vivendo condividendo, non hanno più paura, sono nella PACE.
Grazie Signore. Aiutaci ad essere così, a credere così, ad amare così, a condividere così. Saremo nella pace e sarà bello.