Omelia del 7 maggio 2023

5^ DOMENICA DI PASQUA/A – QUELLI CHE INCIAMPANO – Continuiamo ad esplorare la Pasqua aiutati da quello che GESU’ aveva detto prima della Pasqua. Dopo le immagini del pastore e delle pecore, della porta e del recinto, cap. 10 (domenica scorsa), passiamo ora al cap. 14, sempre del Vangelo di Giovanni. Qui troviamo alcune affermazioni che sono rimaste memorabili, due su tutte: LE MOLTE DIMORE NELLA CASA DEL PADRE e la VIA, VERITA’ E VITA che GESU’ dichiara di essere…
Ma andiamo con ordine…
Già l’apertura del brano ha un bellissimo messaggio di speranza che troverà nella Pasqua la sua concretizzazione: NON SIA TURBATO IL VOSTRO CUORE… ABBIATE FEDE IN DIO E IN ME… e più avanti: CHI HA VISTO ME, HA VISTO IL PADRE.
Se da un lato protagonista è la PAURA: spesso, troppo spesso, a governare le scelte degli uomini e a volte delle nazioni.
Dall’altro l’invito di GESU’ è ad avere SPERANZA. È giusto il contrario, la sua proposta va nella direzione di NON AVERE PAURA, come più volte al SEPOLCRO verrà ricordato.
Il credente, in forza della FEDE, della fede pasquale, nel RISORTO, è autorizzato e ha gli aiuti necessari, per evitare di vivere nella paura, ed è caldamente invitato a vivere invece nella speranza.
La PASQUA ci ha portato questa SPERANZA. E continui a portarcela: una reale (nella fede) speranza di futuro, una possibilità vera (nella fede) con la quale dare senso e forma alla VITA umana.
La SPERANZA di cristiana ha un doppio tratto:
• È CRISTIANA e quindi (nella fede) affidabile e credibile perché fondata sul CRISTO figlio di Dio e il suo SPIRITO.
• È UMANA e quindi concreta e (nella fede) sperimentabile, grazie a GESU’ figlio di Maria e ai suoi DISCEPOLI e dopo di essi la CHIESA: coloro che hanno creduto, testimoniato e vissuto così.
I credenti, di ogni epoca e grado, noi credenti, siamo chiamati, dal dono della fede, ad avere la responsabilità della speranza. In un tempo di “passioni tristi”, di pessimismi, di ritorni alla retorica della guerra (come ha ricordato il prof. Riccardi ascoltato sere fa), come risposte umane alla paura, i discepoli di CRISTO propongono e vivono altro, cercano di proporre e vivere (e non sempre ci riusciamo, lo sappiamo benissimo) la speranza affidabile e credibile del RISORTO.
Essa è fondata come dicevo su due “miracoli: quello straordinario della RISURREZIONE di CRISTO e quello concreto della RISPOSTA DELLA FEDE di milioni di credenti che fanno la Chiesa.
Noi crediamo a un DIO così e con una fede così!
Un DIO che promette, ma non solo, un DIO che si lascia sporcare le mani e i piedi, con la nostra umanità, soprattutto quella meno appariscente e più deludente, quella del peccato e della morte, perché ci siano uomini e donne che sanno vivere fidandosi di Lui e della speranza che Lui ci ha portato.
Per questo siamo PIETRE VIVE, come dice San Pietro nella sua lettera. PIETRE quindi forti, concrete e fragili, ma anche VIVE, quindi preziose, diverse, uniche e deboli.
Con noi DIO costruisce un EDIFICIO SPIRITUALE, un SACERDOZIO SANTO, cioè una vita libera dalla paura, una vita abitata dalla speranza.
Non siamo noi SANTI: nessun prete da solo è santo, nessun battezzato da solo è santo. È quello che DIO fa con noi ad essere santo, spirituale, perché guidati dallo SPIRITO che è sempre SPIRITO-DEL-RISORTO.
Noi viviamo così? Noi desideriamo vivere cosi? Noi ci rendiamo conto che siamo chiamati a vivere così?
A volte si, a volte no. Non è un problema per GESU’. Importante è essere umili, umilissimi, capaci di inciampare. Solo così diventeremo anche noi PIETRE D’INCIAMPO, pagine di VANGELO UMILE. Chi vive il dono grandissimo della speranza cristiana, con lo stile piccolissimo del Vangelo, allora, dopo essere inciampato, diventerà capace di far inciampare.
E così anche noi diventeremo capaci di mostrare quella VIA, VERITA’ e VITA che nemmeno TOMMASO riusciva a vedere all’inizio. Non era ancora inciampato abbastanza.
I cristiani sono quelli che inciampano. Inciampati nella PIETRA che è GESU e dopo di Lui la CHIESA, accettano di rialzarsi e di camminare con GESU’ e quelli che lo credono…
Solo così saranno portatori di SPERANZA oltre la PAURA.