Omelia del 5 febbraio 2023
|5^ Domenica del Tempo Ordinario/A – SALE E LUCE: FEDE E CARITA’ – Papa Francesco, scrivendo ai giovani, qualche anno fa con il documento Christus Vivit, ebbe a dire che la domanda più importante che dovevano farsi non era “perché esisto?”, bensì “per chi esisto?”.
In realtà è la domanda che tutti dobbiamo farci, sempre!
• Il giovane per scoprire la sua risposta fondamentale.
• Gli adulti e anziani per chiedersi se sono ancora fedeli alla risposta.
Le due immagini del Vangelo, per altro immediatamente successive alla grande pagina delle BEATITUDINI, anch’esse dentro il grande DISCORSO DELLA MONTAGNA, ci dicono proprio questo.
SALE e LUCE sono importanti non tanto per se stesse, ma per qualcun altro o qualcosa d’altro…
– Non si mangia mai il SALE da solo, ma sempre dentro o mescolato ad un altro cibo per risaltarne il sapore.
– La LUCE acquista importanza nel momento in cui si riflette su un oggetto mostrandone la forma, i colori evidenziandone l’esistenza.
Possiamo dire così: saremo BEATI se, come il SALE e come la LUCE, saremo “per qualcosa”, saremo “per qualcuno”…
Solo se mi dedico, cioè se amo davvero (con tutto il cuore, la mente, la forza) qualcuno la mia vita acquisterà sapore, diventerà luminosa.
Qui peraltro acquista senso e forza anche la radicalità: amare davvero, significa amare con radicalità, amare con tutto noi stessi, tendere al “per sempre” nella coppia e “per tutti” nella consacrazione… solo così ci sarà sapore, ci sarà luce nella nostra vita.
Capiamo bene che siamo esattamente agli antipodi della mentalità corrente con la quale facciamo i conti ogni giorno: cogli l’attimo, pensa per te, realizza te stesso… Tutte cose che non sono in se stesse sbagliate, ma che se rimangono il nostro unico orizzonte ci condannano a non avere sapore e a non generare luce, ad essere spenti… Avremo ogni tanto qualche sbalzo di corrente, qualche flash, ma poi più nulla. Solo una vita PER, è una vita che mantiene il suo gusto e la sua luminosità, anno dopo anno, da giovani, da adulti e da anziani…
Devo ammettere che non è facile crederci e vivere così.
Anche io vacillo. Anche io tentenno. Anche io dubito. Sarà vero? Vale la pena donarsi agli altri sempre e comunque? Vale la pena restare fedele alla mia sposa e al mio sposo costi quello che costi? Sono davvero convinto che è la Parola di Dio che vale la pena seguire? Sempre? Credo veramente che vivere così vale la pena? Genera una vita felice? Che riempie la vita, che le da sapore e luce?
Da giovani c’è lo slancio e la capacità di buttarsi… Ma quando gli anni passano questi slanci e queste capacita diminuiscono. Diventiamo più vulnerabili.
Come fare perché possa realizzarsi l’auspicio di GESU’ alla fine del brano che abbiamo letto? RISPLENDA LA VOSTRA LUCE DAVANTI AGLI UOMINI, PERCHE’ VEDANO LE VOSTRE OPERE BUONE E RENDANO GLORIA AL PADRE VOSTRO CHE E’ NEI CIELI.
Ci vengono allora in aiuto ISAIA e PAOLO.
ISAIA ci ricorda appunto la CARITA’. Quelle OPERE BUONE di cui ci ha appena parlato GESU’. Fare il bene, implica sempre un dedicarsi a qualcuno. Il bene vero e profondo è sempre qualcosa che facciamo per qualcun altro… DIVIDERE IL PANE, OSPITARE, VESTIRE… le famose “opere di misericordia corporale”, modi concreti con cui “essere per”… diventare SALE e LUCE… il profeta lo dice anche: LA SUA LUCE SORGERA’ (se farai così)…
L’altro suggerimento ci viene da PAOLO che nella seconda lettura, scritta agli abitanti di Corinto, parla della FEDE che certo è innanzitutto un dono di Dio, tanto he anche lui che poteva fare diversamente, NON SI PRESENTA CON PAROLE dotte e SAPIENZE sopraffine… ma con un DEBOLEZZA: CRISTO CROCIFISSO.
Una parola “debole” implica una fede forte per essere efficace. LA MIA PAROLA E LA MIA PREDICAZIONE NON SI BASARONO SU DISCORSI PERSUASIVI DI SAPENZA, MA SULLA MANIFESTAZIONE DELLO SPIRITO E DELLA SUA POTENZA.
E conclude: PERCHE’ LA VOSTRA FEDE NON FOSSE FONDATA SULLA SAPIENZA UMANA, MA SULLA POTENZA DI DIO.
Dunque è la FEDE che può aprire a quel mistero di Dio che ci permette di essere e vivere di CARITA’, una vita donata, una “vita per” e dunque SALE e LUCE, e dunque amore vero, amore radicale, amore senza limiti.
Chiediamo la FEDE, il resto verrà. E i primi a stupirci saremo noi!