Omelia del 25 marzo 2018
|DOMENICA DELLE PALME – PER UNA CHIESA IN CAMMINO – E’ il titolo che il nostro Vescovo ha dato alla sua Lettera a conclusione del Cammino sinodale della diocesi. E’ un titolo che si adatta alla DOMENICA DELLE PALME, giorno dove celebriamo un “CAMMINO” famoso di GESÙ, quello che lo fa entrare in modo trionfale e misterioso a GERUSALEMME e all’inizio di una Settimana Santa che possiamo pure leggere come un GRANDE CAMMINO di cristiani e di Chiesa, accanto a GESU’, nel cuore del suo mistero, della sua vita, al culmine del Vangelo.
CAMMINARE è una delle esperienze fondamentali della vita di una persona. E’ uno dei passaggi fondamentali dopo la nascita, che segnala il nostro crescere, diventare grandi. Tutta la vita di GESU’ è un continuo camminare. Tutta la nostra vita è così. La vita della Chiesa e delle parrocchie è un continuo CAMMINARE, cioè andare avanti, andare oltre, andare verso.
Andare avanti verso dove? Andare oltre che cosa? Andare verso chi?
La risposta, per noi cristiani è una sola: avanti in direzione di GESU’, oltre i nostri peccati e limiti, verso l’unico che salva che è GESU’.
Eppure camminare è fatica. Eppure il cammino di Gesù porta alla croce. E allora vale la pena camminare nella Chiesa e con la Chiesa?
Oggi abbiamo moltissimi strumenti che ci evitano di camminare: i mezzi di trasporto sempre più veloci, i mezzi di comunicazione sempre più sofisticati. Eppure siamo più poveri, più fragili, più soli.
La nostra salute fisica ne risente: e infatti ci consigliano di camminare.
La nostra salute sociale ne risente: e infatti ci sentiamo più soli.
La nostra salute spirituale ne risente: e infatti non sappiamo più chi siamo, da dove veniamo e verso dove andiamo.
E allora è possibile capire il messaggio del Vescovo: “Per una Chiesa in cammino”. E’ possibile capire il messaggio del Vangelo: “Seguiamo Gesù”. Anche se difficile, anche se faticoso, anche se apparentemente porta al Calvario: non temiamo, non abbiamo paura, non facciamo come il Giovane Ricco. Camminiamo, ma con Gesù. Camminiamo, ma dentro e con la Chiesa. Camminiamo ma non a caso, guardando dritto verso la croce. Oltre c’è una luce, l’unica luce, che ci aspetta: è la luce del Risorto. Dunque cosa aspettiamo?
Vale la pena. Alziamoci e mettiamoci in cammino!