Omelia del 16 aprile 2023
|2^ Domenica di Pasqua – Anno A – LA PASQUA OTTAVA – Ci sono tante cose in questi brani che ci parlano di una Pasqua che si espande. Si espande nel cuore dei discepoli. Si espande nella vita della Chiesa. Si espande nelle vicende del mondo.
• Da una parte essa genera GIOIA. Torna spesso questa parola o simili (PRENDEVANO CIBO CON LETIZIA… SIETE RICOLMI DI GIOIA…ESULTATE DI GIOIA INDICIBILE…I DISCEPOLI GIOIRONO NEL VEDERE IL SIGNORE).
• Dall’altra essa genera PROVE (AFFLITTI DA VARIE PROVE…ERANO CHIUSE LE PORTE… PER TIMORE DEI GIUDEI. SE NON VEDO… NON CREDO).
Quali sono le nostre gioie, quelle generate dalla Pasqua quest’anno?
È sempre, oltre che bello, importante ricordarle, fissarle, gustarle, riviverle: un pranzo in famiglia… una persona ritrovata… un canto eseguito bene a Messa… una persona aiutata…
Quali sono le nostre prove, vissute nella o nonostante la Pasqua?
È altrettanto importante non ignorarle, non nasconderle, non tacerle: una malattia che non sai come va a finire, una relazioni in crisi, un’amicizia tradita, un problema di lavoro, la morte di una persona cara, un fatto particolare, una notizia…
La PASQUA di GESU’ illumina e sostiene tutto e tutti. Senza sconti però. GESU STETTE IN MEZZO è scritto nel Vangelo di Giovanni. E ancora: MENTRE ERANO CHIUSE LE PORTE…VENNE GESU’. Non ci sono porte troppo chiuse o troppo sbarrate dove il RISORTO non possa entrare. Non ci sono cuori, come quello di TOMMASO, troppo increduli che gli possano impedire di manifestarsi. Non ci sono PAURE troppo grandi che Lui non sappia vincere e fare evolvere.
Oggi è l’OTTAVA DI PASQUA e la DOMENICA DELLA MISERICORDIA. È il giorno della P. abbondante e dell’abbondanza.
Una PASQUA che si dilata e continua.
Se da un lato il tempo dei nostri orologi è continuato a scorrere, dall’altra è come se si fosse fermato. L’OTTAVO giorno è giorno eterno, è attimo fissato una volta per sempre. Lo abbiamo certamente avvertito in questi giorni o possiamo rintracciarlo nei nostri cuori e nelle nostre esperienze di questi giorni. Forse anche semplicemente nello sguardo di un bambino, nella carezza della persona amata o di una persona sconosciuta. Forse nella festa vissuta in qualche forma o in qualche momento. Andiamo a cercare queste scintille, questi momenti di Pasqua attuale, questi piccoli grandi lampi di una luce che c’è e, nonostante le nubi inevitabili della vita, brilla sopra di noi e dentro di noi. Sono il dono del RISORTO per noi “Tommasi” di oggi.
È un dono, la PASQUA, la PASQUA OTTAVA, quella che non finisce, per noi e per gli altri e per il mondo.
È un dono che diventa poi concreto nella MISERICORDIA: RICEVETE LO SPIRITO SANTO (ecco il RISORTO dell’OTTAVO GIORNO) da non trattenere per sé… A COLORO A CUI PERDONERETE I PECCATI SARANNO PERDONATI… Attraverso di noi il SIGNORE raggiunge tanti, raggiunge tutti.
Come fare?
Lo racconta l’autore sacro negli Atti degli Apostoli. È la conseguenza pratica, è lo stile di vita di chi, come le DONNE, come i DISCEPOLI, come i tanti TOMMASI della storia (e dei nostri cuori, perché anche noi siamo ogni tanto, ogni spesso TOMMASO), si è lasciato incontrare dal RISORTO: PERSEVERANTI nel Vangelo (INSEGNAMENTO DEGLI APOSTOLI), nella COMUNIONE (vita insieme), nello SPEZZARE IL PANE (i sacramenti, soprattutto l’Eucaristia), nelle PREGHIERE (nel rapporto con Dio).
Questo stile custodisce lo spirito della PASQUA, la consapevolezza della presenza gioiosa del RISORTO tra noi e per tutti.
Questo stile anche genera lo spirito della PASQUA, la scoperta di questa gioiosa presenza del RISORTO tra noi e per tutti.
Certo è uno stile ideale, non sempre e non tutto è stato praticato e vissuto dai primi cristiani e dai cristiani di ogni epoca. A volte è stato tradito, tanto tradito (vedi i tanti scandali nel corso dei secoli), ma a volte è stato vissuto, tanto vissuto (vedi i tanti santi spuntati nella storia). TOMMASO è sempre tra noi e in noi…
Vinciamo il primo TOMMASO incredulo e assumiamo il secondo TOMMASO, quello credente.
La PASQUA OTTAVA, la Pasqua di ogni giorno continuerà a sbocciare dentro e attorno a noi. E sarà GIOIA e MISERICORDIA, inizio e dono sempre nuovi di GIOIA e di MISERICORDIA per tutti.
In attesa di quella eterna… E questo vale la pena.