Omelia del Martedì Santo – 16 aprile 2019

PER LA SANTITA’ OGGI – Dalla cena a Betania, a casa di Lazzaro, passiamo all’ultima Cena, nel Cenacolo, insieme con i discepoli. Tra le 9 caratteristiche che il Papa mette in luce, accanto ad altre, che considera indispensabile per la santità oggi, nel suo documento Gaudete et Exsultate, la troviamo nel 4° capitolo: è la COMUNITA’. È esattamente dove troviamo Gesù prima della grande sofferenza! Ci sarà il tempo della solitudine, nell’orto degli ulivi, ci sarà il tempo della prova, ma lo supereremo se sapremo caricare le nostre batterie con la forza della vita comunitaria. Che è la forza della famiglia, la prima comunità di riferimento per ognuno e poi la forza della parrocchia che è la seconda comunità di riferimento per un cristiano, ordinariamente (possono essercene altre, ma è indubbio che la parrocchia è quella che è disponibile a tutti, è la comunità di base a nostra disposizione). Perché la comunità? Perché, ci ricorda il Papa, e ci trovo l’eco di questo Vangelo: “è molto difficile lottare contro … le insidie e le tentazioni del demonio del mondo egoista se siamo isolati” (n. 140) e “la santificazione è un cammino comunitario da fare a due a due” (n. 141).
Se cerchi Gesù, cerchi la santità, se cerchi la santità resta in comunità. Anche se la comunità è fragile, debole, imperfetta, come lo era quella di Gesù riunita nel Cenacolo. Con Giuda che tradisce, Pietro e Giovanni che vanno curiosando, i discepoli che non capiscono.
Accanto a questa CARATTERITICA della santità del cristiano di oggi il Papa ne elenca altre 8. Colpisce il cenno all’oggi: Significa che mancano di più in noi, nelle nostre comunità e società:
• Le prime 3: SOPPORTAZIONE, PAZIENZA e la MITEZZA (n. 112-121). La mancanza di pazienza è il peccato più frequente confessato dagli adulti. Della carenza di sopportazione e di mitezza pure ci accorgiamo tutti. Noi adulti denunciamo nei giovani la mancanza di sacrificio, ma non è la stessa cosa anche per noi quando non abbiamo né l’una, né l’altra?
• La 4^ e la 5^ caratteristica mi sorprendono: GIOIA e SENSO DELL’UMORISMO. Meriterebbero una trattazione a parte. Ma anche per esse è evidente la loro mancanza tra noi e in società.
• La 6^ e la 7^: AUDACIA E FERVORE (n. 129-139). Quel coraggio nella vita e nella fede che diventano santità.
• L’ultima, la 9^: la PREGHIERA COSTANTE (n. 147-157): come un antidoto. Uscito da quella cena Gesù si darà una notte di preghiera. Quanto ci manca la preghiera. Non abbiamo – o non troviamo – più tempo per essa (oggi no, bravi).
Aiutaci o Signore a coltivare queste 9 CARATTERITICHE indispensabili per la nostra santità, la nostra vita cristiana, la nostra felicità. Per fare davvero della nostra vita quella che Tu vuoi, una PASQUA!