Omelia del 9 maggio 2021

6^ domenica del Tempo di Pasqua/Anno B – L’AMORE QUI – È la domenica dell’AMORE. Siamo spinti, soprattutto dalla seconda lettura e dal Vangelo sull’orlo dell’abisso dell’amore di Dio. Davvero un abisso infinito che attira e fa venire le vertigini che affascina e spaventa. Si perché al cospetto dell’immensità dell’amore di Dio oltre che renderci conto della grandezza del suo amore per noi, ci rendiamo anche conto della piccolezza del nostro amore per Lui.
E GESU’ ne è pienamente cosciente, visto il contesto in cui sta pronunciando queste parole: siamo nell’Ultima Cena, siamo alla vigilia del tradimento e dell’abbandono di quasi tutti! Nonostante le promesse, nonostante i segni, ultimo dei quali la lavanda dei piedi. Ed è per questo che sta per essere annunciato un aiuto, anzi, l’Aiuto: lo SPIRITO SANTO.
Cosa ci dicono questa Scrittura dell’Amore?
Ci dicono innanzitutto che la SORGENTE è il PADRE: COME IL PADRE HA AMATO ME, ANCH’IO HO AMATO VOI e nella prima lettera San Giovanni conferma: L’AMORE E’ DA DIO… AMIAMOCI GLI UNI GLI ALTRI. E aggiunge: DIO E’ AMORE.
Si, il cuore di tutto il Vangelo, di tutta la vita degli uomini e delle donne è l’AMORE. Un amore che viene da lontano, non è inventato da noi, viene da Dio ed è garantito da Dio. Per questo possiamo sperarlo e più che sperarlo. Lui è il garante, la certezza, la roccia.
Poi ci dicono come ci raggiunge tale amore: il FIUME è GESU’, è Lui che ha portato quell’Amore fino a noi. COME IL PADRE HA AMATO ME, ANCH’IO HO AMATO VOI. In GESU’ quell’amore grande e infinito è arrivato fin sulla terra, fino a ciascuno di noi. Ciascuno di noi parla di amore, desidera l’amore, cerca l’amore, ma solo GESU’ è garanzia perché solo in Lui, l’amore vero, quello di Dio arriva a noi, entra nel mondo, nella storia, nella vita, e arriva dritto al cuore di coloro che si lasciano amare da GESU’ (PS: per questo i cristiani si sposano in chiesa, per avere la certezza di tutto l’Amore di Dio, certo non come una magia, ma come un dono).
In fine ci confermano dove vuole andare e perché questo amore: il TERRENO siamo NOI. Solo così si spiega la richiesta impossibile: RIMANETE NEL MIO AMORE. Noi non possiamo amare come Dio, ma non da soli. In GESU’, appunto, che ci ha portato l’amore del Padre e nello SPIRITO SANTO, possiamo rimanere nel suo amore, possiamo amare come GESU’, come DIO perché Lui per primo ci ha donato il suo amore. Noi siamo come la TERRA che fecondata dall’acqua dell’amore di Dio diventa fertile e porta frutto.

Come sarebbe bello che ci credessimo davvero, fino in fondo. Se così fosse il mondo non potrebbe resistere alla nostra testimonianza. Invece quante ombre, quante incongruenze, quante fragilità, impoveriscono la nostra testimonianza dell’amore, rendono poco visibile quell’amore di Dio che dal Battesimo e dall’Eucaristia e tutti gli altri sacramenti abbiamo con certezza ricevuto e continuiamo a ricevere.

Certo GESU’ ci da anche una indicazione concreta: SE OSSERVERETE I MIEI COMANDAMENTI RIMARRETE NEL MIO AMORE e per convincerci che ne vale la pena ci ricorda che VI HO DETTO QUESTE COSE PERCHE’ LA MIA GIOIA SIA IN VOI E LA VOSTRA GIOIA SIA PIENA.
AMORE e COMANDAMENTI non stanno insieme nella nostra cultura e forse questo è uno dei motivi della nostra testimonianza impoverita (cf il duplice amore: amare Dio e amare il prossimo!).
Poi GESU’ continua e spiega come AMARE sia DARE LA VITA PER I PROPRI AMICI, esattamente ciò che Lui farà per i discepoli e per noi. AMARE è donare la vita. Che bello quando lo vediamo, quanto ci affascina: cf i martiri (recentemente Nadia De Munari e mons. Christian Carlassare), ma cf i tanti sposi fedeli che ancora ci sono (e non vanno sui giornali), o consacrati totalmente donati…
In fine un’ultima doppia annotazione: IO HO SCELTO VOI E VI HO COSTITUITI PERCHE’ ANDIATE E PORTIATE FRUTTO. Scelti e mandati. Davvero Lui si fida di noi. L’AMORE, il suo amore è possibile, è qui, resta qui anche, incredibile, grazie a noi. Attenzione: non per merito, ma per un dono: IO HO SCELTO VOI e per un compito immeritato: VI HO COSTITUITI PERCHE’ ANDIATE.
Lui garantisce, Lui (si dice oggi), in noi, “ci mette la faccia”.
Domenica prossima, PENTECOSTE, capiremo come.
Oggi intanto capiamo che è così. L’AMORE c’è, la GIOIA c’è, sono possibili, sono qui. Grazie Signore.