Omelia del 6 gennaio 2019

EPIFANIA
DUE CITTA’, UN CAMMINO!
Non c’è dubbio che i MAGI sono tra i personaggi più affascinanti nel presepio, tolti i 3 protagonisti. I bambini che sono attenti, è con loro che giocano di più. Sono una presenza misteriosa, ma significativa nei Vangeli dell’Infanzia. Innanzitutto a loro il compito di segnalare l’UNIVERSALITA’ del messaggio cristiano che il BAMBINO GESU’ viene a portare: per questo oggi è EPIFANIA, cioè “Manifestazione”.
Se poi stringiamo un poco e ci concentriamo su di loro, ci accorgiamo che dopo un lungo viaggio – anche se non sappiamo bene quanto e dove – essi arrivano molto vicini al loro obiettivo, ma si trovano davanti a due CITTA’, molto vicine e molto diverse, a pochi chilometri l’una dall’altra, tra le quali si giocherà la loro presenza in Palestina e nel Vangelo e sulle quali possiamo un poco fermarci.
Esse sono: BETLEMME e GERUSALEMME e in esse, oltre a vedere la contrapposizione tra i DUE RE, GESU’ ed ERODE, possiamo leggere anche la nostra vita.
BETLEMME la “città del pane”, la città piccola, da cui tutto parte, la città degli antenati, della nascita, dei pastori. Il pane sa di familiarità, semplicità, verità, genuinità. Betlemme è il luogo dove avviene la “manifestazione”, dove si conosce la verità, dove il Messia viene riconosciuto e con Lui la volontà di Dio per l’umanità. In essa ci sono i nostri sogni e i nostri desideri più o meno profondi.
GERUSALEMME la “città della pace” la città grande, dove tutto converge, la città dei discendenti, del morire, dei re e sacerdoti. La pace è il desiderio di tutti, ma è anche la parola con cui facilmente ci si riempie la bocca. E infatti Gerusalemme diventa il luogo dove il Messia non viene riconosciuto, verrà rifiutato, deriso, contrastato, addirittura ucciso. E’ il luogo della falsità, del doppiogioco, del tradimento. In essa c’è molto del nostro oggi, fatto di disillusione, di sogni infranti, di fake news, inganni, contraddizioni.
Esse così parlano appunto di NOI.
– Il NOI che ci riguarda più da vicino: la nostra fede, la nostra vita, le nostre scelte. Da che parte stiamo? Siamo per la vita o per la morte? Per la verità o la falsità? L’accoglienza o il rifiuto?
– Il NOI che ci riguarda più da lontano: la nostra società oggi, gli stili di vita complessivi, le grandi scelte politiche. Da che parte stiamo? Da quella di chi pensa per sé, vuole la propria sicurezza e ignora quella degli altri, vuole il proprio benessere e non pensa alle sue conseguenze (spesso un benessere implica togliere a qualcun altro), i propri privilegi scambiati per diritti, senza la responsabilità di quelli degli altri, soprattutto da coloro che sono calpestati, poveri, sfortunati, deboli. Cosa pensiamo ad es. di quei migranti prigionieri nelle navi di questi giorni? Possibile che non siamo capaci (non vogliamo) trovare modi diversi per risolvere quelle situazioni?

BETLEMME e GERUSALEMME, sono così vicine e così lontane anche nella nostra vita. Come lo furono per i MAGI. Che Magi siamo? Chi ascoltiamo oggi? La STELLA o ERODE? Quali sono le nostre “stelle” e quali sono i nostri “Erode”. Con la fatica che spesso gli “Erode” si travestono di “stelle” e allora tutto si complica, soprattutto perché a volte siamo pigri e non vogliamo fare la fatica di capire, di approfondire, di andare oltre un titolo, un servizio giornalistico, oppure un tweet di un politico.
Dunque spesso siamo un po’ bloccati nella breve eppure lunga strada che sta tra BETLEMME e GERUSALEMME. Non stanchiamoci di fare questa spola.
E’ vero che non possiamo stare sempre a BETLEMME, la vita è a GERUSALEMME e dobbiamo accettare le fatiche della vita. Ma facciamolo senza perdere gli OCCHI dei MAGI che VIDERO LA STELLA. E quegli OCCHI non li perdi se ogni tanto comunque torni a BETLEMME, torni alle origini, ai fondamenti, alle cose che contano. E per noi le origini, i fondamenti, le cose che contano sono poche ma essenziali: sono Gesù Cristo, sono la sua Parola, la Chiesa, i Sacramenti, la Preghiera, la Carità. In 2 parole: amare Dio e amare il prossimo con tutto se stessi. Ecco la nostra BETLEMME, da vivere però ogni giorno a GERUSALEMME, dove quest’ultima è la nostra vita, la nostra famiglia, il nostro lavoro, le scelte politiche, la vita sociale, il volontariato, il tempo libero. Ma proprio perché è la nostra vita è anche tentata da ERODE, che ti parla con parole di “miele” ma in realtà difende il suo potere. Restiamo MAGI, passiamo a BETLEMME, si, ma per cambiare la nostra GERUSALEMME, ora.