Omelia del 3 novembre 2019

XXXI Domenica del Tempo Ordinario/C – COMPAGNI DI ZACCHEO – Eccoci ad una nuova tappa del VIAGGIO DI GESU’ A GERUSALEMME. Ora è a GERICO, questa antica cittadina è a pochi chilometri dalla grande città, anche se sembra lontanissima. Anche qui GESÙ passa e incontra umanità. Oggi incontra ZACCHEO: era il CAPO DEI PUBBLICANI. Già domenica scorsa avevamo incontrato un PUBBLICANO e GESU’ lo aveva preso come esempio negativo, che però alla fine fa la cosa giusta. Oggi ne incontriamo il CAPO, ancora più distante, ancora più sbagliato, ma ancora una volta, uno capace di cambiare e fare la scelta giusta.
Ecco un primo insegnamento di per noi, da non perdere: non siamo mai, mai, troppo distanti da Dio per non poter essere cercati, trovati e cambiati da Lui!!! In realtà siamo tutti distanti, ma solo chi lo riconosce può essere raggiunto (cf la cruna dell’ago). Infatti sono i poveri, cioè indifesi, e i grandi peccatori che non possono nascondersi (pubblicani, prostitute, malfattori), i più disponibili alla conversione. Dunque seguiamo GESU’ e vediamo con chi abbiamo a che fare e cosa succede. Ancora una volta un breve racconto, ma ricco di particolari che GESU’ rende occasioni preziose per farci domande e per insegnare qualcosa a chi è disposto a crederci (noi lo siamo?).
Facciamoci dunque queste domande ed entriamo nella scena.
Prima domanda: dove siamo?
GESU’ ENTRA E ATTRAVERSA GERICO. Gesù dunque entra nelle nostre città, nelle nostre vite, così come sono, senza pretese previe di essere degni o di meritare qualcosa. Non è male… Anche se non siamo in regola con i precetti, anche non abbiamo tutte le Messe..
Seconda domanda: chi è ZACCHEO?
Abbiamo già detto che è CAPO DEI PUBBLICANI e sappiamo chi sono. Ma ci viene anche detto che era RICCO, a confermare che è vero, i PUBBLICANI facevano i soldi. La RICCHEZZA, nell’immaginario di sempre, lo farebbe considerare “a posto”, “sistemato”, “felice”. Anche oggi la pensiamo facilmente così (Nulla di nuovo sotto il sole…). Ma è proprio vero? Alzi la mano chi non ha sperato di vincere alla lotteria…
Terza domanda: cosa fa (1) ZACCHEO?
Qui c’è la prima chiave. E’ scritto che CERCAVA DI VEDERE GESU’. Quel cuore duro, che ruba, che è al di sopra degli altri perché non se ne cura, in realtà ha una crepa, uno spiraglio, un’apertura. Ecco quello di cui ha bisogno Dio: lasciare un pochino la porta aperta, almeno “CERCARE” di provarci. Il ladro viene e scassina. Dio non scassina mai il nostro cuore, dobbiamo noi lasciargli la porta aperta. E ZACCHEO, senza nemmeno rendersene tanto conto, lo fa. Ma noi ci proviamo a “vedere” GESU’? Nel povero che bussa alla nostra porta, nel genitore da assistere…
Quarta domanda: come è e dov’è ZACCHEO?
Eppure potremo dire che tutto è a suo sfavore. C’è la FOLLA che impedisce, lui è PICCOLO e certamente anche impopolare, per cui nella confusione che doveva esserci probabilmente chi lo avrà riconosciuto, avrà anche cercato di mettergli i bastoni tra le ruote, visto che si era mescolato a loro… I nostri difetti e quelli della gente, ma la gente siamo noi…
Quinta domanda: cosa fa (2) ZACCHEO?
Dopo di che è scritto che CORSE AVANTI E… SALI SU UN SICOMORO… Ecco che la crepa si apre, la porta si schiude ancora di più. Zaccheo ci prova, non si cura del giudizio altrui, ma CERCA DI VEDERE GESU. Quali le nostre corse? I nostri sicomori?
Sesta domanda: come risponde (1) ZACCHEO?
GESU’ lo vede e gli chiede di SCENDERE. E Zaccheo nemmeno risponde, agisce: SCESE IN FRETTA E LO ACCOLSE CON GIOIA. Se incontriamo Gesù abbiamo fretta, abbiamo gioia. Venire a Messa che effetto ci fa? Impegnarci per la parrocchia? Parare di Gesù al lavoro, per strada… La GIOIA è il segno dell’incontro. Quanta ne abbiamo in cuore?
Settima domanda: come risponde (2) ZACCHEO?
DO’ LA META’ DI CIO’ CHE POSSIEDO AI POVERI E SE HO RUBATO RESTITUISCO… la vita gli cambia, il cuore gli cambia. Ha scoperto la strada della felicità. Non attaccato alle cose, ma alle persone, a partire da Gesù. E noi? A chi siamo attaccati? Come reagiamo all’incontro con Gesù?
E GESU? OGGI LA SALVEZZA E’ VENUTA IN QUESTA CASA…. 1) C’è quell’OGGI che è pesante e bello. 2) Poi c’è la SALVEZZA non la SALUTE! Meditiamo 3) In fine il: CERCARE CIO’ CHE ERA PERDUTO. E quindi possiamo concludere con una certa sicurezza: c’è speranza! Grazie ZACCHEO. Grazie GESU’!