Omelia del 27 febbraio 2022

8^ Domenica del Tempo ordinario – Anno C – IO PREFERISCO GESU’ – Gli ASCOLTI SINODALI che stiamo facendo stanno sorprendendo molti, perché si rivelano luoghi di sincerità e verità reciproche che fanno bene. Quelli a cui ho partecipato e quelli di cui ho finora letto le sintesi, mi confermano nel fatto che chi li sta facendo è contento.
Mi viene subito da collegarmi alla GUERRA IN UCRAINA: quanto miope è l’uomo che pensa di risolvere un problema con la forza piuttosto che con l’ascolto.
Come CHIESA, Papa Francesco ci sta dando una grande lezione: anche noi a volte abbiamo usato la “forza”, non più come in passato quella delle armi, per fortuna, ma sempre forza è quando viene usata per imporre, per obbligare, per avere ragione. Usando la morale, usando la dottrina, usando la tradizione. Tutte cose buone e necessarie, ma quando vengono usate per spegnere il dialogo, l’ascolto, anche di chi la pensa diversamente da te, allora non hanno fatto bene al nostro compito di essere TESTIMONI DI GESU’. Gesù pur di non imporre le sue ragioni, ma di proporle fino alla fine ha accettato di andare in croce!
Ci sono così cose buone usate male e ci sono cose cattive che abbiamo lasciato entrare nel nostro essere Chiesa.
Solo l’ASCOLTO reciproco, non fine a se stesso, ma per cercare di ASCOLTARE DIO ovviamente, ci libera.
Ecco la necessità del SETACCIO, valutare i FRUTTI dell’ALBERO, i VASI del CERAMISTA, di cui ci ha parlato la prima lettura, il libro del Siracide, cioè di ASCOLTARE gli uomini prima di giudicarli, perché QUANDO DISCUTONO APPAIONO I LORO DIFETTI, IL RAGIONARE E’ IL BANCO DI PROVA PER UN UOMO… LA PAROLA RIVELA I PENSIERI DEL CUORE… NON LODARE NESSUNO PRIMA CHE ABBIA PARLATO… QUESTA E’ LA PROVA a cui sottoporre GLI UOMINI, cioè noi! Cioè tutti: Prima di giudicare, occorre ascoltare!
La stessa cosa mi pare ci dice con la forza delle immagini anche GESU’ nel Vangelo: PUO’ FORSE UN CIECO GUIDARE UNA ALTRO CIECO? LA PAGLIUZZA E LA TRAVE metri di giudizio molto diversi a seconda che siamo noi o gli altri ad essere giudicati. Ancora ALBERI E FRUTTI. Vediamo i frutti della nostra vita, sapremo che alberi siamo stati e siamo… Il TESORO CHE C’E’ NEL CUORE degli uomini: cosa viene fuori dai nostri cuori? Cose buone o cose cattive?
Nella seconda lettura, San Paolo ai Corinzi, si parla del PUNGIGLIONE che è il PECCATO, pungiglione, che notoriamente fa male, messo in relazione alla MORTE e alla LEGGE se questa è fine a se stessa, è usata per interessi di parte e non per il bene di tutti… Ecco perché Paolo si apre alla bella esclamazione di RINGRAZIAMENTO A DIO perché la VITTORIA E’ ARRIVATA PER MEZZO DI GESU’. Per cui fare FATICA per il Signore, RESTARE SALDI E IRREMOVIBILI in Lui vale la pena… perché ci fa vincere il peccato e così vinciamo la paura della morte evitando di trasformare la LEGGE in un peso che ci fa affondare, ma piuttosto in una diga che trattiene il male…

Siamo destinatari di una prospettiva nuova, sempre nuova, diversa, sempre diversa e sempre dobbiamo accettare l’umiltà e la fatica di ricominciare per credere e agire di conseguenza, ogni giorno!
La cronaca non manca mai (l’Ucraina invasa oggi è li a ricordarcelo tristissimamente) di ricordarci che l’uomo da solo non cambia. Prevale la forza, prevale l’egosimo, prevalgono le armi.
Mentre GESU’ ci dice e continua a dirci (dall’altro della sua CROCE): dialoga, accogli, ascolta, perdona, ama. Questo vale!

Ognuno di noi, ogni giorno deve tornare a decidere a chi credere, chi vale la pena seguire. Le forze del male a volte sembrano davvero invincibili. Ma se abbiamo la pazienza di “setacciare”, valutare i frutti, togliere qualche trave dai nostri occhi, guardare dentro il cuore o prestare attenzione a cosa esce dalla bocca delle persone, dalla loro vita: potremo capire, potremo giudicare e potremo agire di conseguenza. Con GESU’ tutto è conquistato, la vita fiorisce. Senza GESU’ tutto è perso, la vita muore. Con GESU’ si porta frutto, il cuore si riempie di tesori buoni e la vita, pur con le sue fragilità, si prepara alla stagione bella e infinita, al paradiso! Senza GESU’ non c’è bene, non c’è vita, le croci diventano morte e la morte diventa l’ultima parola, diventa inferno!
IO PREFERISCO CON GESU’!