Omelia del 23 maggio 2021

Domenica di Pentecoste/B – LA GRANDE TESTIMONIANZA – La PENTECOSTE è il compimento della PASQUA. Noi viviamo in una perenne Pentecoste, una perenne Pasqua, immersi nello Spirito di Gesù Risorto che ci spinge, ci accompagna, ci attira. Noi e tutto il mondo, tutta l’umanità, quella credente e quella non credente.
È lo Spirito della Vita, che spinge ogni essere umano verso il bene, il meglio di sé e per sé. Spinge ma non obbliga. E così appaiono subito i 2 grandi paradossi:
– Lo Spirito c’è e agisce, ma non tutti lo scelgono, non tutti scelgono infatti il bene, per questo il male esiste e agisce dentro di noi e attorno a noi.
– Lo Spirito c’è e agisce, anche se non tutti lo conoscono, per questo c’è tanto bene anche fuori della Chiesa, fuori della fede, in tanti uomini e donne di buona volontà.
Noi cristiani siamo quelli a cui è data questa Grazia, questo dono e responsabilità insieme!
Noi siamo quelli che, inseriti nella scia della TESTIMONIANZA CRISTIANA partita 2000 anni fa dal Cenacolo di Gerusalemme, è andata fino ai confini del mondo e sta procedendo fino ai confini della storia, spinta dallo stesso Spirito che soffiò allora e continua a soffiare adesso.
La TESTIMONIANZA CRISTIANA accesa dalla PROMESSA DI GESU’, lo abbiamo appena ascoltato nel Vangelo: QUANDO VERRA’ IL PARACLITO, CHE IO VI MANDERO’ DAL PADRE, LO SPIRITO DELLA VERITA’… EGLI DARA’ TESTIMONIANZA DI ME; E ANCHE VOI DATE TESTIMONIANZA, PERCHE’ SIETE CON E FIN DAL PRINCIPIO.
Quello che GESU’ ha promesso, nel CENACOLO si realizza. Ce lo hanno raccontato gli Atti degli Apostoli, nella prima lettura: VENNE ALL’IMPROVVISO DAL CIELO UN FRAGORE, QUASI DI VENTO CHE SI ABBATTE IMPETUOSO, E RIEMPI’ TUTTA LA CASA DOVE STAFANO. APPARVERO LINGUE COME DI FUOCO CHE SI DIVIDEVANO E SI POSARONO SU CIASCUNO DI LORO, E TUTTI FURNO COLMATI DI SPIRITO SANTO, E COMINCIARONO A PARLARE IN ALTRE LINGUE, NEL MODO IN CUI LO SPIRITO DAVA LORO IL POTERE DI ESPRIMERSI.
La GRANDE TESTIMONIANZA è iniziata. La FOLLA presente a GERUSALEMME capisce, ognuno capisce nella propria lingua.
Nella seconda lettura, ecco uno dei primi esempi di questa GRANDE TESTIMONIANZA, quella di San Paolo, in questo caso parla ai Galati, il quale conferma: CAMMINATE SECONDO LO SPIRITO PER PORTARE I FRUTTI DELLO SPIRITO, ciò che Lui è venuto a seminare sulla terra per noi: AMORE, GIOIA, PACE, MAGNANIMITA’, BENEVOLENZA, BONTA’, FEDELTA’, MITEZZA, DOMINIO DI SE’…
Questo è ciò che lo SPIRITO realizza in noi, se restiamo docili a Lui. Questo è ciò che GESU’ ha detto/fatto per noi, se restiamo docili a Lui
Questo è ciò che il PADRE ha da sempre sognato per noi, se restiamo docili a Lui.

Oggi pomeriggio con una, penso, felice intuizione del nostro Vescovo Michele, una CONVOCAZIONE a TREVISO (ci saremo stati certamente in molti. Sarà proiettata..), potremo riconoscere e ascoltare il RACCONTO (=grande testimonianza) di chi ha visto lo SPIRITO agire in questo tempo e in questa nostra terra. Ci saranno anche i ragazzi della nostra ACR che nel loro piccolo hanno risposto allo Spirito e realizzato un bellissimo e simpatico giornalino che racconta tra le altre cose uno dei doni belli dello Spirito: la Confessione, per alcuni di loro la prima (per molti di noi l’ultima?).
Dovremo riscoprire tutti la vita cristiana come occasione continua per “leggere” la presenza dello SPIRITO SANTO che agisce e opera in noi FRUTTI BUONI, e “raccontare” ai fratelli questi frutti (tra di noi, in casa, tra amici, in parrocchia, al lavoro, ovunque), queste cose belle che il Signore fa e opera ogni volta che noi diciamo di “si”, lo riconosciamo presente e collaboriamo con Lui.
In fondo è esattamente quello che Dio vuole per noi e da noi. Rispondere alla Sua chiamata per fare bella la nostra vita e così intuire e desiderare che questa vita duri, duri per sempre… e questo, grazie alla sua Pasqua di risurrezione, accadrà, per tutti, per sempre, dentro e fuori la Chiesa, ovunque ci sarà un uomo o una donna, cristiano o non cristiano, che, con retta coscienza, consapevole o no, risponderà allo Spirito. È la GRANDE TESTIMONIANZA: facciamola!