Omelia del 10 gennaio 2021

BATTESIMO DI GESU’/Anno B – ACQUA E SPIRITO – C’è l’ACQUA protagonista di questa domenica. L’ACQUA per gli ASSETATI o come la PIOGGIA per la TERRA ARIDA di Isaia, le SORGENTI a cui ATTINGERE CON GIOIA nel Salmo responsoriale (in realtà un testo pure di Isaia); l’ACQUA E IL SANGUE con cui si descrive la venuta di GESU’ nella lettera di Giovanni apostolo (seconda lettura) e in fine l’ACQUA DEL GIORDANO con cui è battezzato GESU’ nel Vangelo di Marco, dove IL BATTISTA propone un rito di “purificazione” e di “conversione” (“un battesimo di conversione per il perdono dei peccati”, v. 4 precedente).
Sappiamo bene quanto è importante l’ACQUA nella vita degli uomini (oggi si fanno o si rischiano guerre: vedi la grande diga nel Nilo in Etiopia con il Sudan e l’Egitto preoccupati o lo stesso Giordano conteso tra Siria, Giordania, Israele ed Egitto) e nelle religioni (pensiamo oltre al battesimo cristiano, i riti di purificazione induisti nel Gange, le abluzioni ebree o dell’islam). Da essa dipende la nostra vita (il nostro corpo è fatto da più del 50% di acqua, il nostro pianeta è ricoperto per la maggior parte di acqua).
Fa facendo 3 passi indietro, ecco che la scena acquista vari altri protagonisti e significati:
Con il primo passo indietro, dopo e accanto all’ACQUA troviamo GIOVANNI BATTISTA che battezza le FOLLE in quel piccolo fiume, in mezzo al deserto e annuncia un NUOVO BATTEZZATORE che all’ACQUA aggiungerà lo SPIRITO.
Con il secondo passo indietro, ecco avvicinarsi GESU’ che VENNE DA NAZARET DI GALILEA, in fila con gli altri a farsi battezzare.
Eppure GIOVANNI aveva appena detto: VIENE DOPO DI ME COLUI CHE E’ PIU’ FORTE DI ME…EGLI VI BATTEZZERA’ IN SPIRITO SANTO.
Con il terzo passo indietro, ecco in fine lo SPIRITO DISCENDERE COME UNA COLOMBA E LA VOCE DAL CIELO: TU SEI IL FIGLIO MIO, L’AMATO…

Dunque questa scena ci parla e ci propone e ci offre VITA, quella che sempre, cerchiamo, desideriamo, difendiamo, parla di noi:
– di che siamo: vedi l’ACQUA che ci ricorda che siamo figli della TERRA e ci ricorda la fragilità e il peccato che ci abita, l’incompiutezza e l’insoddisfazione che abbiamo tutti;
– di chi potremo essere: vedi lo SPIRITO che ci rende figli del CIELO e ci ricorda il nostro destino, la perfezione, la bellezza, la felicità possibili.

Nel nostro BATTESIMO, ricevuto agli inizi della nostra vita, c’è tutto questo, c’è tutta la nostra vita e la nostra fede. Tutto lì inizia e un po’ già si compie. Anche, e per certi versi grazie alla nostra inconsapevolezza, a volte tanto deplorata (figli come siamo dell’idea che valgo se scelgo, mentre per noi cristiani valiamo perché siamo dono gratuito!).
Bambini siamo stati portati dai nostri genitori al fonte battesimale. Addirittura il giorno dopo per i nostri nonni (anche troppo presto, allora), oggi dopo 6 mesi/1 anno (ancora troppo tardi, adesso!). Il BATTESIMO ricevuto da GESU’, trasforma il nostro Battesimo e lo rende da semplice purificazione terrena, elevazione celeste!
Da 1 a 3 mesi è il periodo giusto, mi pare, che dice non troppa ansia, ma nemmeno troppa tiepidezza, perché la FEDE, lo SPIRITO possa essere seminato nei nostri cuori attraverso la “porta” del “SI” libero dei nostri genitori, dopo che ha agito nel tessere la nostra carne il giorno del concepimento. Siamo concepiti creature di DIO (e dei nostri genitori), ma con il Battesimo diventiamo “FIGLI ADOTTIVI”.
Ma i figli (tutti, adottivi e non, anche se per i primi è più evidente), diventati grandi, devono accettare i loro genitori. È il SI da dire un giorno, alla vita e alla fede, al nostro Battesimo, a quella TRINITA’ che presente nel GIORDANO è presente nei nostri battisteri dove ognuno di noi è battezzato NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO. Ci viene così impresso un sigillo d’oro: siamo figli sempre di un Padre, non frutto di una cieca casualità, fratelli tutti in Gesù, umani non per scelta, ma per un dono più grande e divini nello Spirito, destinati cioè non solo alla terra, ma al cielo.

E tutto questo ci viene detto e fatto con l’ACQUA e la PAROLA che su di essa è pronunciata. È il miracolo grande di ogni BATTESIMO. È il miracolo grande della FEDE. È il miracolo del NATALE che oggi comincia a diventare PASQUA. È la perenne sorpresa di Dio per noi.