Omelia 20 novembre 2016

XXXIV TO/C                                                                              20/11/2016

CRISTO E’ TUTTO

Chiusura Giubileo della Misericordia – Giornata del Seminario

 

CRISTO E’ TUTTO, potrebbe essere un titolo adeguato a questa festa che chiude l’Anno Liturgico e quest’anno chiude anche il Giubileo straordinario della Misericordia voluto da Papa Francesco.

Cristo lo definiamo Re perché è il “TUTTO” per l’uomo e per l’intero creato. San Paolo nella seconda lettura in quel fantastico inno ai Colossesi ce lo ricorda bene: EGLI E’ IMMAGINE DEL DIO INVISIBILE, PRIMOGENITO DI TUTTA LA CREAZIONE, PERCHE’ IN LUI FURONO CREATE TUTTE LE COSE NEI CIELI E SULLA TERRA, QUELLE VISIBILI E QUELLE INVISIBILI.

E non ci deve intimorire il dubbio che così pensando, così credendo, facciamo un torto a chi non crede, a chi Cristo non lo conosce, a chi crede in altro modo. Il Concilio Vaticano II ci ha aiutato a capire bene come (LG 13 e 16 ad es.). In ogni uomo di buona volontà c’è la scintilla dello Spirito, c’è la presenza del Cristo e tutti, pur nelle tante religioni o credenze diverse veniamo da Cristo e a Cristo andiamo. Diversa è la consapevolezza, il dono della Rivelazione. A tutti comunque sarà dato il dono di arrivare alla pienezza in Cristo, che si giocherà nel mistero della coscienza di ognuno.

 

Detto questo non possiamo non restare con San Paolo che ci invita a RINGRAZIANRE CON GIOIA IL PADRE, perché CI HA RESI CAPACI DI PARTECIPARE ALLA SORTE DEI SANTI. Perché ci ha fatto conoscere il suo Figlio verso il quale siamo tutti incamminati. E il ritornello del Salmo conferma: ANDREMO CON GIOIA ALLA CASA DEL SIGNORE.

Se c’è un desiderio nel cuore di Dio è che ognuno di noi possa sperimentare a fondo questa GIOIA, possa vivere con essa e verso essa camminare e ad essa giungere per l’eternità.

A questo ci vuole portare GESU’, questo è il cuore del suo REGNO per noi. Un traguardo che da sempre Dio ha in mente per l’umanità e che già in ISRAELE aveva conosciuto una specie di anticipo e di preparazione.

Nella prima lettura, dal secondo libro di Samuele, troviamo traccia di questo sogno e desiderio di Dio che si realizza piano piano. Il momento descritto, quando TUTTE LE TRIBU decidono di affidarsi al nuovo RE DAVIDE, è anticipo di quel re speciale, specialissimo che sarà GESU’.

 

Certo parlare di re, di regno, di tutto, di gioia e poi leggere questo  Vangelo, dove tutto appare fuorché un re, un regno, una totalità, una gioia. C’è la durezza e la sconfitta della morte, della croce, del Calvario. Non c’è GIOIA, tuttalpiù DERISIONE di CAPI e SOLDATI (e quando si prende in giro qualcuno non è una bella cosa).

Per due volte gli dicono: SALVA TE STESSO, SALVA TE STESSO, oggi diremo: “pensa per te”, “goditi la vita”, “sentiti libero”, “fai quello che ti senti”…

E invece GESU’ resiste, rimane sulla croce, perdona i crocifissori, promette il PARADISO a uno dei due LADRONI.

E’ la differenza cristiana, è la via nuova mostrata da Cristo, è la logica diversa del Vangelo… ma in tutto questo non c’è semplicemente qualcosa di strano, di unico, di particolare, che riguarda Lui e non noi, che è bello da sentire, fa commozione, ma la vita è un’altra cosa, per noi non è possibile.

 

E’ esattamente qui il punto! Il centro! La svolta! E’ la logica capovolta del Vangelo, (cf  le Beatitudini):

         Non pensare per se, ma pensare per gli altri.

         Non godersi la vita, ma donare la vita.

         Non sentirsi libero, ma farsi servo.

         Non fare quello che si sente, ma amare con tutto se stessi.

Chi vive così non vive RUBANDO la vita. Si. Siamo tutti LADRONI, rubiamo la vita in tanti modi ogni volta che pensiamo per noi stessi, vogliamo goderci la vita da soli, vogliamo sentirci liberi senza responsabilità, fare quello che sentiamo al momento senza pensare al domani. Se lasciamo che questo spirito vinca nel nostro cuore restiamo LADRONI CATTIVI e non entreremo nel REGNO DI GESU’ dove vince l’altruismo, il dono di sé, il farsi servi, l’amare senza calcoli.

Se invece ci lasciamo invadere e avvolgere dalla logica di GESU’, la logica del VANGELO, allora pur essendo LADRONI, ci verranno aperte, anzi spalancate le porte del PARADISO.

Questa è la vera vita, l’unica vita, la vita cristiana. Questo cercano i giovani che sono in Seminario. Qui si fondano i “si” forti e pazzi delle vocazioni cristiane: dal MATRIMONIO cristiano indissolubile, alla CONSACRAZIONE per sempre al Signore, passando per tutte le sfumature che la vita ci propone e ci presenta.

Aiutaci o Signore a desiderare questi “si”, sceglierli, pronunciarli e restar loro fedeli per essere con Te, nostro TUTTO, in PARADISO. Noi, i giovani che sono in Seminario e tutti gli uomini e le donne di buona volontà.