Omelia Ognissanti 2016

FESTA DI TUTTI I SANTI – 2016

SANTI QUI E ORA

La festa dei Santi nell’anno della MISERICORDIA, ci permette di contemplare il frutto della Misericordia di Dio. La santità, questo modo esemplare di vivere il Vangelo nasce proprio dalla certezza e dall’abbondanza della Misericordia di Dio che tutto copre e tutto fa germogliare.

E’ come acqua che copre la terra, le sue brutture e sporcizie che sono i nostri peccati, i nostri difetti, le nostre imperfezioni con un’azione di purificazione da una parte e di livellamento in alto dall’altra.

Ma è anche come acqua che irriga e permette alle piante di crescere bene, di essere rigogliose, di portare frutto abbondante.

 

Nell’anno poi dedicato, nella nostra diocesi, al desiderio di VEDERE IL VOLTO DEL SIGNORE, la festa dei Santi è la festa che più di ogni altra ci mette davanti questo volto bello e affascinante, attraente, con le infinite sfumature non di grigio, ma di colore, di luci, di riflessi. Ogni santo è un colore, un riflesso del volto di Gesù, è in loro che vediamo più di ogni altro, il realizzarsi della promessa di salvezza che domenica abbiamo sentito avverarsi per Zaccheo e oggi ci viene ribadito essere destino per ognuno di noi.

Uno degli specchi che certamente ci permettono più facilmente di vedere e confrontare tali volti è quello della Parola è in essa ci sono pagine speciali. Una di queste è certo quella delle BEATITUDINI, con la sua logica rovesciata, che ben si adatta alla logica del Vangelo alla logica di Dio.

Per vedere un santo non si deve guardare in alto, ma guardare in basso. Il santo è colui che, con Gesù e come Gesù, va cercando i più poveri, i piccoli, gli umili, i bassi nella scala sociale, coloro che non hanno nulla da restituire o dare. Parole come quelle che abbiamo sentito ben li descrivono: POVERTA’, PIANTO, MITEZZA, FAME, SETE, GIUSTIZIA, MISERICORDIA, PACE, PUREZZA DI CUORE, PACE, PERSECUZIONE, sono tutte parole che portano verso una logica diversa, quella inversa, appunto, quella che Gesù è venuto a farci conoscere con le Parole e con i fatti, con l’esempio, mettendosi lui per primo a contatto con loro, facendosi egli stesso uno di loro, con la Croce e nella Croce.

Li nel Crocifisso è racchiuso il segreto della Santità, della fede, della felicità. E’ il segreto dell’amore, quel GRANDE AMORE CHE CI HA DATO IL PADRE TANTO DA ESSERE CHIAMATI FIGLI DI DIO. Da creatura, con il Battesimo diventiamo figli, inizia un dialogo, totalmente gratuito, noi non centriamo nulla all’inizio, e diventa dialogo di santità. Lui che chiama e noi che rispondiamo. Lui che plasma e noi che ci lasciamo plasmare. Il Santo è tutto qui: un Dio che chiama e plasma e un uomo che risponde e si lascia plasmare e la sua vita diventa una vita d’amore, una logica d’amore, di dono, niente di più e niente di meno. Esattamente quello che vediamo e sperimentiamo sulla Croce quando la accettiamo, quando la sopportiamo attivamente, la portiamo cioè con cognizione di causa, sapendo e volendo portarla. .  

 

Non è questo ciò che vediamo e ci affascina quando vediamo e incontriamo un santo? Non è questo che affascina il cuore e la mente quando leggiamo di un santo? E ci diciamo: così va bene, questa è la strada… ben consapevoli che siamo distanti, che per noi è difficile, si, difficile, ma non impossibile. Tutto è possibile a Dio, tanto più la santità. E’ opera sua e Lui la vuole realizzare per ognuno di noi e in ognuno di noi.

Donaci la santità Signore, donaci almeno il desiderio della santità e donaci di vedere l’opera tua realizzata un poco in noi. Sappiamo che essa è già attiva, ben attiva, in noi dal giorno del nostro Battesimo. Ma tu donaci di vederla e desiderarla per noi qui, ora, con i fratelli e le sorelle che incontriamo ogni giorno, senza aspettare chissà chi o chissà che cosa. La santità o è qui ora, o non è. O la desidero adesso o non la desidero mai.

La tua MISERICORDIA la realizza, il DESIDERIO DI VEDERE IL TUO VOLTO ne è la condizione di possibilità.Donaci entrambi, donaci tutto, facci santi, aiutaci a non perdere la santità che già ci hai donato il giorno del nostro Battesimo, e fa che la mettiamo a frutto ogni giorno perché cresca e diventi pianta grande, forte, piena di frutti per noi e per tutti i fratelli che ogni giorno incontriamo.