Omelia dell’8 settembre 2019

XXIII del Tempo Ordinario Anno C – TUTTO! – QUALE UOMO PUO’ CONOSCERE IL VOLERE DI DIO? Inizia così la prima lettura, siamo nel libro della SAPIENZA, uno dei testi più maturi dell’AT, scritto a ridosso dell’arrivo di GESU’ e del suo Vangelo. E’ evidente la risposta, così come alle altre 2 domande che la riprendono (CHI PUO IMMAGINARE CHE COSA VUOLE IL SIGNORE? CHI HA INVESTIGATO LE COSE DEL CIELO?). E la risposta è indirettamente contenuta nella 4^ domanda: CHI AVREBBE CONOSCIUTO IL TUO VOLERE, SE TU NON GLI AVESSI DATO LA SAPIENZA E DALL’ALTO NON GLI AVESSI INVIATO IL TUO SANTO SPIRITO?
Se Dio non fosse intervenuto nel corso di tutta la Storia della Rivelazione all’uomo non sarebbe stato possibile conoscere il VOLERE DI DIO e le COSE DEL CIELO. L’uomo da solo, può al massimo arrivare alle soglie di Dio, ma non può entrare a casa Sua, ne tanto meno nel Suo Cuore. Ma a Dio è piaciuto, già l’AT lo riconosce e lo rivela, farsi conoscere, donare la sua SAPIENZA e il suo SPIRITO.
E cosa ci dice la Sua SAPIENZA e il Suo SPIRITO? Ci rivelano che siamo Sue Creature, fatte a Sua Immagine, fatti per una fratellanza universale che trae origine dalla comune creaturalità. Siamo fatti per amore e per amarci così come le 10 PAROLE/COMANDAMENTI rivelano nella loro splendida sintesi che parla di un amore senza compromessi, di un amore che esclude il male, di un amore che ha bisogno di essere continuamente cercato e costruito.
Quindi da un lato tutto è DONO. Senza il DONO di Dio nulla di bene sarebbe a noi raggiungibile. E con San Paolo, nella seconda lettura, abbiamo la descrizione di una delle vette di tale DONO: il superamento di tutte le barriere, anche quella tra schiavi e padroni, per sancire l’universale fraternità, come dichiara a FILEMONE, circa il suo ex schiavo ONESIMO, ormai da riaccogliere in modo nuovo.

Dall’altro lato GESU’ completa la rivelazione esplicitando l’altro aspetto, l’altra grande e preziosa conseguenza che non dobbiamo mai dimenticare.
Accanto al “tutto è DONO”, stà il TUTTO E’ LIBERTA’. A ciascuno è data una vera libertà, una responsabilità circa la nostra risposta. Il DONO di Dio, per essere vero e desiderabile, per quanto buono, non può essere e non è mai imposto (anche se spesso le religioni, anche la nostra, sono “scivolate” su questo aspetto). E tutta la LIBERTA’ che GESU’ ci chiede e ci propone la troviamo in quella piccola sillaba iniziale: SE… SE UNO VIENE A ME… a ribadire che DIO stesso quella soglia che l’uomo non può superare da solo, DIO stesso non la supera, però apre la porta! Possiamo andare a DIO, SE vogliamo, o non andare a DIO, SE vogliamo. Sta a noi sceglierlo…

Dopo di che GESU’ però, rilancia e punta in alto, per noi!
Dio ci dona tutto. Ma anche noi dobbiamo essere disponibili e donare tutto, senza sconti e senza riserve. O per lo meno provarci.
E’ la condizione per fare quel passo, per superare quella soglia.
AMARE DIO PIU’ DI QUANTO AMIAMO PADRE, MADRE, MOGLIE, FIGLI, FRATELLI, SORELLE E PERFINO LA VITA…
Sembrano richieste assurde e lo sono… Non esiste infatti sulla terra un amore più grande di quello contenuto in questo elenco.
Dunque GESU’ ci chiede qualcosa di impossibile?
Certamente no. Chiede ciò che in realtà Lui stesso ha già donato!
E’ questo il CALCOLO da fare circa la TORRE da costruire, o la GUERRA da combattere, cioè la VITA DA VIVERE!
Il calcolo dell’AMORE è negativo, non abbiamo abbastanza amore da dare a DIO se ci limitiamo alle nostre forze, nemmeno l’amore a “padre, madre, moglie, figli, fratelli, sorelle…” è sufficiente. Ma ne abbiamo a sufficienza se pensiamo a quello che DIO stesso in GESU’ ci ha donato. Sulla CROCE GESU’ ha donato il suo AMORE INFINITO! C’è in noi una riserva di “amore infinito”, l’amore di Dio, che nulla può distruggere. Lasciamolo entrare nel nostro cuore e poi doniamolo… E il miracolo dell’amore accadrà e ci sorprenderà: più doniamo amore più troveremo amore nel nostro cuore, come quei prestigiatori che dal cappello continuano a tirare fuori continuamente nuove sorprese… Così amando DIO ameremo di più tutti: Non per merito nostro, ma per merito di CRISTO. E’ uno scambio a tutto nostro vantaggio. Ci conviene eccome: Crediamoci. Fidiamoci. Non perderemo nulla, ma guadagneremo tutto!