Omelia del Giovedì Santo 2023

GIOVEDI SANTO (Coena Domini) 12 DONNE PER AMORE E LIBERTA’ – Stasera rivivremo quel gesto semplice e potente con il quale GESU’ “mostra” l’Eucaristia.
Il gesto dello schiavo! Il gesto del servo! Il gesto dell’umiltà. Il gesto di un Dio che davvero si china fino a terra, ma proprio fino alla polvere della terra, quella che resta attaccata ai nostri piedi, per purificare ogni angolo di noi stessi, per salvare proprio tutto di noi, per non lasciare fuori niente e nessuno.
Quest’anno abbiamo scelto di dedicare questo gesto a 12 DONNE. Non c’erano, sembra, in quella cena, ma in realtà eccome se c’erano, perché c’era tutta l’umanità, c’eravamo e ci siamo tutti in quella cena, con i piedi dentro quel catino.
12 DONNE per denunciare, per ribadire, per implorare, sul fatto che ancora tanta è la strada che come umanità dobbiamo e dovremo fare, uomini e donne insieme, per capire davvero, per accettare davvero, per credere davvero che siamo amati allo stesso modo, siamo creati insieme e uguali in dignità e che la diversità che ci caratterizza è lo spazio dell’amore e della libertà di entrambi.
Tanta strada è da fare per superare le ingiustizie, le violenze, i soprusi, che si fanno in ogni parte del mondo contro le donne: femminicidi, disuguaglianze economiche, violenze psicologiche e fisiche, stupri, segregazioni, limitazioni, umiliazioni. Anche e a volte soprattutto in nome della religione.
C’è ancora tanta strada da fare perché (noi maschi) permettiamo a GESU’ di potersi piegare, inginocchiare anche ai piedi di quella parte di umanità che sono le DONNE, che da sempre attendono di uscire dall’ombra e dalla penombra.
Abbiamo scelto 12 donne che a modo loro esprimono tanta parte del mondo femminile, delle sue gioie e dei suoi dolori.
Ci sono donne italiane e donne straniere. Donne costrette a stare lontano dai loro paesi dove non c’è libertà e non c’è pace, come l’Iran e l’Ucraina. Ma anche donne che sono madri e che sono impegnate nella nostra comunità in tanti servizi e volontariato, in parrocchia, in casa di riposo, nel mondo civile.
Vogliamo idealmente sentire e vedere come GESU’ le accoglie tutte.

In queste nostre sorelle però ci siamo tutti, senza distinzioni. Tutta l’umanità. Non conta essere maschio o essere femmina, non conta essere cristiano o non esserlo, non conta da che parrocchia vieni o dove porta la tua strada.
Sempre il SIGNORE è piegato davanti a nostri piedi e li aspetta.

Quanta pazienza in TERRA D’EGITTO, quando il POPOLO prigioniero lo implorava e Lui è venuto in loro soccorso, come ci ha ricordato la prima lettura, l’Esodo.
Quanta grazia/gratuità, in quel gesto eucaristico generato nell’ultima Cena e moltiplicato all’infinito per noi nelle tante Messe che da allora si celebrano e di cui San Paolo nella sua lettera ai Corinzi ci da una primissima testimonianza.
Quanta sorpresa in quell’ULTIMA CENA dove il PANE e il VINO diventano CARNE e SANGUE di Cristo e i PIEDI diventano ALTARE col gesto di Cristo che è carità rigenerante l’umanità.
Come e con queste nostre sorelle lasciamoci bagnare e pulire i piedi, perché il bene che è GESU’ diventi il nostro bene e così noi possiamo diventare un Bene con Lui e come Lui per i fratelli.

Vinciamo la tentazione di PIETRO di falsa umiltà: NON MI LAVERAI MAI I PIEDI e scopriamo ogni giorno, ogni domenica, ogni Pasqua di più, quando fondamentale e rigenerante sia quel gesto: SE NON TI LAVERO’ NON AVRAI PARTE CON ME. Solo chi si lascia incontrare da quel gesto, che l’Eucaristia riassume e concretizza come DONO infinito, ma che è presente in ogni uomo e ogni donna che sa amare davvero, a partire dai piedi, cioè senza distinzioni, “senza se e senza ma”. E così l’amore di quel gesto diventa salvezza universale, possibilità di umanizzazione totale, per tutti e alla portata di tutti.
CAPITE QUELLO CHE HO FATTO? Chiede GESU’ alla fine.
E noi lo capiamo?
Noi che ci diciamo e, forse a volte e a torto, ci vantiamo di essere cristiani: Lo capiamo? Ma soprattutto lo mettiamo in pratica, lo facciamo diventare stile di vita quotidiano?
Lavaci i piedi o Signore. Lava i piedi di ogni donna e di ogni uomo e aiutaci a lavarci i piedi reciprocamente. Tutti. Sempre. Amen.