Omelia del 4 dicembre 2022

2^ domenica del Tempo di Avvento/A – STRADE STORTE – Il grido del BATTISTA risuona oggi, 2^ domenica di Avvento, CONVERTITEVI. Risuona sempre certo. Ogni giorno e in ogni epoca. Cambiare direzione alla vita, cioè cambiare vita. Seguire il GESU’ che viene e seguire il CRISTO che va. Questa è una delle sintesi più estreme della fede: Seguire Lui, non altri, non altro!
Allora oggi la domanda può essere questa: Ma di quale CONVERSIONE abbiamo bisogno OGGI? Il MONDO e NOI?
Pensando al MONDO, tra le tante “conversioni” sempre necessarie, oggi lo sappiamo, abbiamo bisogno di CONVERSIONE DI PACE!
Pensando a NOI STESSI, qui la faccenda si fa più complessa, perché ovviamente ognuno di noi ha una storia, un cammino diversi, per cui ognuno di noi ha e avrà bisogno di CONVERSIONI DIVERSE.

Pensando al MONDO. Quali sono le strade sbagliate, le VIE DA RADDRIZZARE che possiamo e dobbiamo riconoscere per cambiarle, per convertirci? Me ne vengono in mente quattro:
– L’arroganza di chi pensa di salvarsi da solo.
– L’egoismo di chi non condivide le sue ricchezze.
– La superbia di chi si sente intoccabile e invincibile.
– La disperazione di chi non vede nessuna salvezza.
Pensando a NOI STESSI. Io posso innanzitutto parlare per me, poi ognuno dovrà fare il suo esame di coscienza, come sempre:
– La pretesa di possedere la verità.
– Il falso diritto di giudicare gli altri.
– La superbia egoista che mi porta a tenere per me i doni ricevuti.
– L’ansia di dover rispondere a tutti.
– La preoccupazione di non scontentare nessuno.
Sono tutte “strade storte” dalle quali occorre sempre uscire, cambiare, oppure che bisogna raddrizzare.
Lo GRIDAVA NEL DESERTO GIOVANNI BATTISTA, tutto questo. Lo GRIDAVA innanzitutto con il suo stile di vita (povero, sobrio e quindi credibile) e poi con le PAROLE a volte taglienti (razza di vipere, tagliare e gettare nel fuoco). A dire il vero anche lui aveva le sue “strade storte” (ce lo ha ricordato don Firmino alla prima serata biblica: Siete venuti? Ci avete pensato? Perché no?).
Quando pensava appunto anche lui a un Dio “a modo suo”: violento, vendicativo, punitivo. GESU’ ci mostrerà e ci mostra invece un Dio diverso: misericordia, tenerezza, perdono che non è un “voemose ben”, perché prende la croce e ci rimane attaccato!
Le nostre “strade storte”, prima di raddrizzarle, GESU’ le percorre fino in fondo. Siano esse strade a KIEV, siano viottoli a CASAMICCIOLA, siano le strade polverose in AFRICA che strade asfaltate e pulite in EUROPA, siano i sobborghi di SAN PAOLO come i quartieri finanziari di WALL STREET.
GESU’ le nostre “strade storte” le percorre tutte e le raddrizza:
– non a colpi di ruspa, o di cannone,
– ma a colpi di misericordia e di amore!

Quel mondo ideale di cui ci parla il profeta Isaia, quel GERMOGLIO CHE SPUNTERA’… dove saranno insieme LUPO E AGNELLO (agnello!!), GESU’ lo realizza, ma non facendosi LUPO, ma facendosi AGNELLO, invece di “mangiare”, “si farà mangiare”!
Ma non è forse vero che: c’è più gioia nel dare che nel ricevere?
Che si è più felici…: Quando si dona rispetto a quando si prende?
Quando si ama rispetto a quando si odia?
Quando si offre rispetto a quando si pretende?
E allora perché continuiamo a predicare pretese, diritti, odio? Perché continuiamo ad allevare lupi invece che agnelli dentro di noi?

Cambiamo le nostre STRADE STORTE, facciamo come GESU’, seguiamo GESU’, che, con pazienza, e tanta misericordia, percorre le nostre strade, tutte storte. Se le percorriamo anche noi, seguendo i TESTIMONI come il BATTISTA, i SANTI, anche loro con le loro “storture”, prima o poi incontriamo GESU’.
Lo incontriamo nelle strade storte dell’umanità storta che siamo tutti.
Ma se lo incontriamo non lasciamolo. Succeda quel che succeda. Solo LUI è capace di portarci fuori da labirinto della vita verso la meta, solo LUI è capace di trovare il traguardo in mezzo ai meandri, alle storture della vita.
Seguiamolo, cambiamo direzione, convertiamo la vita. Ne vale la pena. Oggi e sempre. Senza di LUI tutto rimane contorto, confuso e senza meta. Disperato. Con LUI tutto si raddrizza.