Omelia del 30 gennaio 2022

4^ Domenica del Tempo Ordinario/C – TUTTO A NAZARET – Avevamo lasciato GESU’ a NAZARET nella sua SINAGOGA a dichiarare, dopo aver proclamato la PROFEZIA DI ISAIA: OGGI SI E’ COMPIUTA QUESTA SCRITTURA. Avevamo lasciato GESU’ in quell’aula con GLI OCCHI DI TUTTI FISSI SU DI LUI…
… e ora lo ritroviamo ancora qui, ancora a NAZARET, ancora nella SINAGOGA – siamo esattamente nella stessa pagina di Vangelo, l’una in continuità con l’altra – ma in poche righe tutto cambia:
Da una parte ci sono i compaesani che esprimono:
– Dubbio: NON E’ COSTUI IL FIGLIO DI GIUSEPPE?
– Pretesa: FAI ANCHE QUI CIO CHE HAI FATTO…
– Sdegno: LO CACCIARONO FUORI…
– Violenza: LO CONDUSSERO… PER GETTARLO…
Dall’altra c’è Gesù che invece:
– Ribadisce la sua missione: OGGI SI E’ COMPIUTA…
– Riconosce le loro intenzioni: FAI ANCHE QUI I MIRACOLI
– Resta fedele al suo stile: vedi la VEDOVA, e NAAMAN…
– Percorre il suo destino: PASSANDO IN MEZZO…
La conclusione è agro-dolce, mi viene da dire “nulla di nuovo sotto il sole”, come è (sta) accadendo per la elezione del nostro Presidente della Repubblica…
L’uomo cerca sempre una salvezza a basso prezzo, un salvatore della patria senza fare fatica, uno che ti risolve i problemi senza scomodarti troppo. Siamo umanità che non cambia mai!
Il Dio di Gesù Cristo invece ti/ci sconvolge i piani, continua a sorprendere, cammina con l’umano di ogni tempo, nel fango della vita e non nella seta dei palazzi dei potenti…
Un Dio che non abbandona mai questa umanità!

NAZARET siamo noi! E questo potrebbe (e anche dovrebbe) scandalizzarci, preoccuparci, demoralizzarci. Siamo noi in questo mondo, siamo noi ieri e oggi, siamo noi qui in Italia, siamo noi cristiani di ogni tempo.
Ma proprio a NAZARET la PAROLA DI DIO si è rivelata, si è fatta conoscere. Qui Dio è venuto ad abitare con noi e come noi. Qui c’è e ci sarà sempre la Buona Notizia che è GESU’!.
La storia si ripete, è monotona. Il peccato si ripete, è monotono. Gli uomini e le donne di ogni tempo si ripetono, sono fragili, peccatori, segnati inevitabilmente dal “peccato originale” che, come una zavorra, li tira giù, li fa affondare.
Ma di questa umanità DIO è innamorato, DIO è padre buono, Dio in Gesù è venuto a CAMMINARE CON NOI, Dio è rimasto come spirito del Risorto, spirito di Vita, per donarci Vita Risorta.

Si perché PRIMA DI FORMACI NEL GREMBO MATERNO, TI HO CONOSCIUTO, PRIMA CHE TU USCISSI ALLA LUCE, TI HO CONSACRATO. Lo dice Dio a GEREMIA, lo dice a noi, sempre!
Dio non si stanca dell’umanità e non si stancherà mai!

Gli uomini cercheranno sempre di GETTARLO GIU’, ma Lui PASSERA’ IN MEZZO A NOI E SI METTERA’ IN CAMMINO… Lui non si lascerà prendere, ma nemmeno ci abbandonerà. Questo significa il PASSARE IN MEZZO A NOI… e ci indicherà sempre una speranza, un CAMMINO appunto…
E se c’è una parola che identifica questa possibilità, che la mostra, che la concretizza, questa parola è AMORE…

Ce lo ha detto in modo molto chiaro San Paolo, nel suo famoso INNO ALLA CARITA’… La VIA PIU’ SUBLIME… posso avere tutto, ma SE NON HO LA CARITA’ sono nulla, non ho nulla.
Cosa canteranno a San Remo? Se non l’amore…
Cosa cerchiamo tutti, tutta la vita? Se non l’amore…
Alla fine RIMANGONO TRE COSE: LA FEDE, LA SPERANZA E LA CARITA’. MA LA PIU’ GRANDE DI TUTTE E’ LA CARITA’.
Gesù a NAZARET questo dice e questo fa. Lui che è la carità fatta carne, è qui per noi, per me, per tutti… La carità/amore, c’è, è disponibile, ma per prenderla serve la FEDE/fiducia che c’è e la SPERANZA/desiderio che la posso toccare…
Crediamo, speriamo e allora ameremo. Perché Lui per primo e per sempre, crede in noi, spera in noi e ci ama…

Questo è accaduto a NAZARET, questo è iniziato a NAZARET, questo è NAZARET… Da li tutto è partito. Un grande CAMMINO con destinazione il CIELO. Seguiamolo anche noi!