Omelia del 20 agosto 2023

20^ Domenica del Tempo Ordinario/A – UNA FEDE PER TUTTI – Un episodio semplice, anche marginale se vogliamo, ma che porta con sé tante conseguenze, tanti messaggi.
GESU’ sta predicando del suo REGNO e sta mettendo le basi per la sua CHIESA. È riconosciuto innanzitutto dai DISCEPOLI, poi dal POPOLO (cf le due domeniche precedenti, la TRASFIGURAZIONE e la MOLTIPLICAZIONE DEI PANI) e oggi con questo episodio che vede protagonista la DONNA CANANEA che cerca guarigione per la figlia, si anticipa il quadro completo della missione di GESU’ che, se da un lato inizia dentro il “Popolo delle Promesse” – Israele –, in realtà si compirà nella prospettiva universale interessando tutta l’UMANITA’. La forma piena della CHIESA DI GESU’ sarà infatti la CATTOLICITA’, che significa proprio quella “totalità” che oggi abbiamo ben riassunta nel famoso documento di Papa Francesco: FRATELLI TUTTI, ma che già con la missione dei DISCEPOLI spinti ad ogni confine della terra abbiamo visto e contemplato e che ad esempio nella GMG, come in ogni incontro a San Pietro, ben si vede rappresentata.

DIO ha scelto un piccolo popolo, ma per parlare a tutta l’umanità (cf Isaia che lo lascia intravedere). GESU’ ha parlato e agito solo in Palestina, ha chiamato solo i dodici e pochi altri, ma è venuto per tutti (cf Vangelo di oggi). La Chiesa (cf Paolo che parla alle GENTI) ha e avrà sempre a che fare con pochi, ma vuole e vorrà sempre parlare a tutti, per tutti, è e sarà salvezza per tutti (credenti, non credenti, diversamente credenti, consapevoli e non consapevoli)
Una delle realtà che più esprime questa tensione è proprio la PARROCCHIA, dove sono sempre meno i praticanti, ci sono sempre più sensibilità e anche religioni diverse, ma non solo la parrocchia è Chiesa con le porte aperte per tutti, ma è anche segno che parla a tutti!
Certo dobbiamo e dovremo sempre di più resistere alle tentazioni che sono sempre state presenti e che deformano la Chiesa: il proselitismo, le conversioni forzate, le violenze in nome della salvezza (e che purtroppo restano tentazioni attuali in tutte le religioni: vedi le violenze del fondamentalismo islamico nel Medio Oriente o di quello indù in India, per non parlare di quello di una certa ortodossia ebraica che disprezza le altre fedi e in fine di un certo mondo cristiano ultraconservatore o pesudoconservatore…).
Niente di tutto questo nello stile e nei desideri di GESU’! Anche se in questo episodio notiamo, con una certa sorpresa, una specie di titubanza, di resistenza che ci potrebbe sorprendere se non abbiamo presente il quadro completo di tutto il Vangelo (come sempre!). La possiamo facilmente spiegare con almeno 2 motivazioni:
• Una pedagogica. GESU’ agisce per far crescere la fede in quella donna, come pure in tutti noi.
• Una progressiva. GESU’ usa sempre lo stile della gradualità, prova ne sia che tanta evangelizzazione non sarà operata da Lui, ma dai suoi discepoli prima e da tutta la Chiesa poi.
È interessante vedere i passaggi di questo episodio e trarne poi alcuni suggerimenti e insegnamenti:
PRIMA: GESU’ si era scontrato con SCRIBI e FARISEI sulle questioni del “puro e impuro”, su tutte le regole e tradizioni farisaiche, che legano e non liberano l’uomo, per cui ESCE, va a TIRO E SIDONE, quasi a prendere una boccata d’ossigeno, fare un po’ di “ferie” diremo oggi, un po’ di “vacanza”.
DURANTE: Siccome la fede e la vita non vanno mai “in vacanza” (invenzione moderna e occidentale), ecco che GESU’ “scopre” qualcosa di importante, che fino ad allora aveva come “trascurato”: la salvezza per tutti.
• Viene infatti raggiunto da questa DONNA CANANEA che ha una FIGLIA TORMENTATA. GESU’ si lascia incontrare!
• All’inizio non le rivolge NEPPURE UNA PAROLA. Inizia la pedagogia progressiva!
• Sembra addirittura convinto dai DISCEPOLI, non per nobili motivi, ma perché infastiditi. Dio usa ogni situazione per il bene!
• LEI insiste senza paura e LUI accetta il dialogo senza fastidi. DIO ci chiede perseveranza, ma non si sottrae mai!
• GESU’ riconosce la FEDE e concede il MIRACOLO.
DOPO: Il dopo tocca a noi. Come Scribi e Farisei o come la donna? Per noi, la nostra fede e guarigioni. Per gli altri, tutti, Chiesa in uscita!