Omelia del 16 settembre 2018

24^ TO/B – MIRACOLI, FEDE, CROCE – Ci eravamo lasciati domenica scorsa con quell’invocazione “EFFATA’-APRITI” e ripartiamo oggi riascoltando lo stesso verbo, nella prima lettura, il profeta Isaia, che proclama: IL SIGNORE DIO MI HA APERTO L’ORECCHIO E IO NON HO OPPOSTO RESISTENZA… e poi segue la profezia sorprendente perché parla delle “sofferenze del Messia” atteso. Nel Vangelo la liturgia ci fa fare un salto in avanti: dal capitolo 7, dov’è situato il miracolo del SORDOMUTO, letto domenica scorsa, si passa a metà del capitolo 8, il centro del Vangelo di Marco con la cosiddetta “PROFESSIONE DI FEDE DI PIETRO” che pure si conclude con un annuncio drammatico per i discepoli: la CROCE. Veniamo così a individuare un percorso: dal MIRACOLO alla FEDE, dalla FEDE alla CROCE!
E’ un chiaro indizio per capire: il MIRACOLO non è mai fine a se stesso, ma vuole aprire alla FEDE e questa ci permette di accostarci a quell’evento fondamentale con cui bisogna sempre fare i conti che è la CROCE. E’ ovvio, lo sarebbe e lo è anche per noi oggi, che ascoltare racconti di MIRACOLI, o addirittura parteciparvi, ci attira, ci piace, chi non lo vorrebbe…, sulla FEDE già l’interessa cala, ma “bisogna” potremo dire – ma San Giacomo nella seconda lettura ci provoca – ma sulla CROCE, per carità, vorremo lasciar perdere…
Anche PIETRO voleva lasciar perdere: LO PRESE IN DISPARTE E SI MISE A RIMPROVERARLO. E GESU’ gli dà una delle risposte più dure del Vangelo: VADE RETRO SATANA, VA’ DIETRO DI ME, SATANA! Tornata famosa per un titolo di Famiglia Cristiana, applicata a un noto politico (che il Vangelo lo ha mostrato in campagna elettorale, ma qualche pagina gli deve essere sfuggita).
Senza la CROCE non si capisce GESU’, ci può dar fastidio, ma è così. Senza la CROCE non c’è FEDE autentica in GESU’.
Senza la CROCE i MIRACOLI diventano grandi illusioni.
Senza la CORCE si finisce per seguire SATANA, non GESU’.
Gesù è chiarissimo: SE QUALCUNO VUOL VENIRE DIETRO A ME, RINNEGHI SE STESSO, PRENDA LA SUA CROCE E MIS SEGUA. PERCHE’ CHI VUOLE SALVARE LA PROPRIA VITA, LA PERDERA’; MA CHI PERDERA’ LA PROPRIA VITA PER CAUSA MIA E DEL VANGELO, LA SALVERA’.
Qualcuno disse: “Questo discorso è duro” e poi abbandonerà GESU’ e lui non ha fatto nulla per addolcirlo o per trattenere nessuno.
Questo dovrebbe farci molto riflettere. Sia come educatori e genitori, dove spesso scambiamo una “buona educazione” con l’evitare ogni durezza ai nostri educati e/o figli e sappiamo con quali esiti. Sia nei discorsi pubblici e/o politici, dove ci viene facilissimo seguire solo chi ci dà ragione e non chi ci propone di fare la fatica di capire le cose, approfondirle, andare oltre la pancia per usare la testa.
PIETRO usa la pancia – che non è sbagliato s’intende – però bisogna usare anche la testa, anzi va usata prima. E noi? Cosa significa?
Chi non segue GESU’ finisce per seguire l’Avversario, il Divisore, Satana appunto. Non segue l’amore, ma segue l’egoismo. Non si preoccupa più dei fratelli ma solo di se stesso. Allora anche la FEDE più cristallina, SE NON E’ SEGUITA DALLE OPERE, IN SE STESSA E’ MORTA, ci ricorda san Giacomo.
Ecco allora che possiamo capire un po’ la CROCE: è l’opera più grande. Il dono più grande. L’amore più grande. Nella CROCE: c’è l’amore di Dio che ci viene donato, tutto; c’è la vita di Dio che ci viene donata, tutta. Perché? Perché c’è GESU’, figlio di Dio, che si dona, che ci ama, tutti! Infatti: Cosa sono due innamorati se non due persone che si dimenticano di se stessi per il bene dell’altro? Cos’è una mamma che mette al mondo un bambino, se non una vita tutta donata al figlio, tutta dimenticata di se stessa per lui. Cos’è un papà che va al lavoro ogni mattina, se non una vita spesa per dare vita e dignità al figlio, una vita tutta donata. Cos’è un figlio che si occupa dei genitori anziani, se non una vita tutta donata, tutta gratitudine per i genitori? Ma potremo allargare il cerchio: cos’è la vita di un prete o di una suora? Vite tutte donate. E ancora: cos’è una vita vissuta nell’onestà del lavoro o nell’impegno politico sincero se non vite donate per gli altri, per un mondo migliore. Cos’è un servizio di volontariato, da giovani o da pensionati, vissuto con costanza se non vita donata… Donare la vita è CROCE. Questo apre alla FEDE e fa della vita un MIRACOLO. Vale la pena. Crediamoci, buttiamoci.
Dio lo ha fatto per noi. Facciamolo per Lui, ma soprattutto per noi!