Omelia del 14 marzo 2021

IV^ Domenica del Tempo di Quaresima/Anno B – DIO C’E’ – All’inizio della prima lettura troviamo ancora un TEMPIO, è stavolta il primo tempio, siamo alla vigilia della grande deportazione. È un altro tempio, un’epoca antica, ma i problemi denunciati dall’autore biblico sono gli stessi: TUTTI I CAPI DI GIUDA, I SACERDOTI E IL POPOLO MOLTIPLICARONO LE LORO INFEDELTA’… E CONTAMINARONO IL TEMPIO.
Il problema non è il tempio, ma il rapporto con DIO dei credenti! Essi si BEFFARONO DEI MESSAGGERI DI DIO, DISPREZZARONO LE SUE PAROLE, SCHERMIRONO I SUOI PROFETI.
È una situazione simile a quella trovata da GESU’. È la tentazione di sempre per gli uomini credenti: scivolare lentamente nelle TENEBRE, allontanarsi dalla LUCE.
Il TEMPIO è il segno di una fede che si fa concreta, giustamente, una fede in Dio che si esprime in gesti e riti.
Ma gesti e riti devono corrispondere ad una vita veramente orientata a DIO, che si lascia illuminare da Lui, che lo cerca e lo segue.
Se questo non accade ecco quelli che chiamiamo i “castighi” di Dio. E cosa sono, se non la conseguenza negativa del nostro allontanarci da Lui: nel deserto i serpenti che mordono gli israeliti che non si fidano più di Dio; a Gerusalemme nell’epoca del primo tempio, è la vittoria dei persiani che occupano Gerusalemme, distruggono il tempio e deportano il popolo a Babilonia; nel tempo di Gesù è Lui stesso che rovescia i banchi e scaccia i mercanti. E nella nostra vita?
Li chiamiamo “castighi” di Dio, ma sappiamo bene che non sono opera sua, bensì opera nostra! Della nostra infedeltà, del nostro egoismo, del nostro allontanarci da Lui. Quando ci allontaniamo?:
– Quando ci allontaniamo dalla vita e la nostra vita muore.
– Quando ci allontaniamo dalla luce e la nostra vita si spegne.
– Quando ci allontaniamo dalla verità e diventiamo menzogna.
– Quando ci allontaniamo dall’amore e diventiamo egoismo.
Allora chiediamoci: Quando ci allontaniamo da Dio?
– Quando guardiamo la vita solo con gli occhi nostri… pensando di poter capire tutto e non è mai così…
– Quando ci rapportiamo agli altri pensando solo a noi stessi… e pensiamo a stare bene noi disinteressandoci degli altri.
– Quando ci relazioniamo alla natura pensando solo a dominarla… e non ci ricordiamo che non è nostra…
Non c’è bisogno che DIO castighi gli uomini, ma siamo noi che ci diamo allegramente la “zappa sui piedi” come dice il proverbio!
E allora cosa succede? Il nostro destino è solo il baratro? Il fallimento? La tragedia perenne?
Certamente no! Dio non vuole questo destino per noi e nemmeno si rassegna. Fa di tutto, ha fatto e continua a fare di tutto per farci cambiare strada. È questa la vera e continua “buona notizia/Vangelo”.
La lunga STORIA DELLA SALVEZZA è piena di interventi di Dio per riparare il cammino dell’umanità, per riportarla nella piena sintonia con Lui, nella luce della sua volontà!
– Dio che cerca Adamo nel giardino…
– Dio che chiama Abramo da Ur dei Caldei…
– Dio che manda Mosè a liberare il suo popolo…
– Dio che usa l’imperatore CIRO per ricostruire il tempio e riportare i deportati ebrei alle loro case (ed è la prima lettura di oggi: secondo libro delle Cronache).
– Dio RICCO DI MISERICORDIA… che ci dona la GRAZIA per salvarci (ed è la seconda lettura di oggi: San Paolo agli Efesini)
– Dio CHE manda a NICODEMO (e a tutti noi, che siamo come Nicodemo), GESU’, IL FIGLIO DELL’UOMO-suo Figlio, COME IL SERPENTE INNALZATO DA MOSE’ NEL DESERTO, PERCHE’ CHIUNQUE CREDE IN LUI ABBIA LA VITA ETERNA… PERCHE’ CHIUNQUE CREDE IN LUI NON VADA PERDUTO… Lo manda NON PER CONDANNARE, MA PER SALVARE!
Si, è vero, lo sappiamo, noi abbiamo un fascino misterioso e nefasto verso le TENEBRE: LA LUCE E’ VENUTA NEL MONDO MA GLI UOMINI HANNO AMATO PIU’ LE TENEBRE. Non resistiamo, tutti, lo vediamo ogni giorno.
Ma DIO non si stanca, mai! GESU’ è venuto e rimane per sempre! Anche oggi siamo qui a celebrarlo. A riconoscerlo. A dirlo e dircelo, ma soprattutto ad accoglierlo! Grazie Signore!