Omelia del 10 ottobre

XXVIII Domenica del Tempo Ordinario/B – SGUARDI – C’è stato un giorno in cui anche io mi sono sentito “guardato” da GESU’ come quel TALE del Vangelo: FISSO’ LO SGUARDO SU DI LUI, LO AMO’… e quel giorno la mia vita è cambiata radicalmente. Erano i primi giorni di agosto del 1987, avevo 22 anni, ero a un caposcuola e il prete con cui stavo parlando mi disse: perché no prete?
L’avevo già sentita quella domanda e la mia risposta era sempre stata negativa. Come quel TALE, avevo anche io MOLTI BENI da lasciare.
Ma quel giorno qualcosa è cambiato.
Quel giorno il mio volto non SI FECE SCURO, ma si fece radioso. Li ho capito che davvero TUTTO E’ POSSIBILE A DIO, come dirà GESU’ agli APOSTOLI. Li ho capito che davvero potevo LASCIARE TUTTO e che AVREI RICEVUTO CENTO VOLTE TANTO.
• C’è un momento per tutti dove, per Lui, dobbiamo decidere…
• C’è un momento per tutti dove gli occhi di GESU’ si fermano in modo unico e speciale su di noi.
• C’è un momento dove tutto l’universo si ferma per te e aspetta.
• C’è un momento per tutti… perché TUTTO E’ POSSIBILE A DIO.
• Ogni momento è momento di Dio, sguardo Suo su noi…
Ma quel TALE SE NE ANDO’ TRISTE, AVEVA MOLTI BENI…
Ogni momento è a rischio di tornare tristi, perché abbiamo beni, tanti..

Quanto ci assomiglia quel TALE a noi e a tanti dei nostri giovani. Hanno e abbiamo molti beni, fanno e facciamo fatica a lasciarli.
È comprensibile. Ma…
• quello SGUARDO, se solo ci lasciamo per un momento esporre…
• quella PAROLA, come ci ricorda la seconda lettura…
• quella SAPIENZA, come la chiama la prima lettura…
Sono capaci di cambiare le cose, di capovolgerle, di aprire orizzonti che non immaginavamo possibili per noi!
C’è un momento per tutti e ci sono tanti momenti per tutti…
Perché Dio è così. Non ci abbandona, non lascia nulla di intentato…
Magari non avranno più quella intensità che si sperimenta solo quando si è giovani, ma avranno altre dimensioni.
Proprio perché TUTTO E’ POSSIBILE A DIO e tutto a Lui va ricondotto, possiamo dire che nella vita ci sono tanti momenti nei quali il SIGNORE continuamente posa il suo SGUARDO su di noi e ci ama, e ci chiama, e ci propone di seguirlo, di rimetterci in cammino.

Anche quel TALE non era alla prima assoluta con DIO. CONOSCE I COMANDAMENTI, sono una delle vie che porta a DIO:
– NON UCCIDERE: rispetta la vita…
– NON COMMETTERE ADULTERIO: rispetta l’amore…
– NON RUBARE: rispetta le cose degli altri e la natura…
– NON TESTIMONIARE IL FALSO: rispetta la verità…
– ONORA IL PADRE E LA MADRE: rispetta le tue origini…
– GESU’ aggiunte NON FRODARE: rispetta il prossimo…
Tutto questo è sufficiente per entrare nella vita eterna… UNA SOLA COSA MANCA, però, aggiunge GESU’: possiamo definirla la motivazione di fondo, il fondamento di tutto, la base dove si fonda il resto, senza la quale tutto il “castello di carte” crolla: VENDI QUELLO CHE HAI… VIENI… SEGUIMI.
Perché sei quello che sei? Perché rispetti i comandamenti? Oggi potremo dire e dirci: perché vai a Messa? Perché ti definisci cristiano?
Quel TALE in realtà, non è libero, ma è POSSEDUTO DAI BENI, lo scopriamo perché non è disposto a lasciarli. Non sono i beni il problema, ma l’essere posseduti da essi. E i beni, le ricchezze, le comodità, sono appiccicosi, si attaccano addosso a noi e noi ci attacchiamo a loro. Sono abbaglianti e noi restiamo accecati. E…:
• non c’è più posto per altri sguardi,
• non c’è più posto per altri amori,
• non c’è più posto per GESU’,
• non c’è più posto per DIO…
Nei nostri cuori che posto è rimasto? È rimasto posto per Dio?
Il Signore riempie occhi, cuore, vita, con abbondanza – IL CENTUPLO – certo senza togliere la fatica del vivere e del credere – LE PERSECUZIONI – ma promettendo una VITA ETERNA che possiamo definire una vita “sazia”, buona, piena d’amore, di sguardi d’amore che danno gusto e senso. Gli altri sguardi passeranno, solo il Suo resterà e ne vale davvero la pena!