Omelia 29 giugno 2017 – SS. Pietro e PAolo apostoli

Santi Pietro e Paolo, apostoli                             Giovedì 29/6/2017

LE PORTE DELL’AMORE IN PARROCCHIA

La festa dei patroni è sempre l’occasione di uno sguardo indietro e uno sguardo in avanti alla luce della Parola di Dio.

Uno sguardo indietro per riconoscere il bene ricevuto da Dio per la nostra comunità. Uno sguardo in avanti per intuire i passi che Lui sta cercando di chiederci per generare altro bene per noi.

Per “guardare indietro” partiamo dall’episodio ascoltato nella prima lettura, gli Atti degli Apostoli, il famoso miracolo di PIETRO e GIOVANNI ALLA PORTA TEMPIO: NON POSSIEDO NE’ ORO NE’ ARGENTO, MA QEULLO CHE HO TE LO DO: NEL NOME DI GESU’ CRISTO, IL NAZARENO, ALZATI E CAMMINA.

Quando il Signore, attraverso la Chiesa, la parrocchia, ci ha incontrato o attraverso di noi ha potuto incontrare altri e ci ha rialzato e rimesso in cammino? Quali sono state le “porte” attraverso le quali è entrato?

·        Certamente tutte le volte che ci siamo ritrovati come comunità cristiana a pregaree a celebrare nella fedeltà della domenica, Pasqua della settimana… E’ la porta della liturgia…

·        Tutti i cammini educativi e formativi che abbiamo saputo custodire e mettere in atto nella fedeltà: dal catechismo alle associazioni (AC e Scout), i gruppi famiglia, il Vangelo nelle Case, gli incontri di tanti tipi… E’ la porta della catechesi e formazione…

·        Tutte le iniziative di carità che a vario titolo abbiamo messo in atto o alcuni di noi hanno messo in atto. Intanto tutto quello che il Centro di Ascolto (insieme alle altre realtà ecclesiali del nostro territorio) ha messo in campo, poi il progetto “Rifugiato a casa mia” che è andato avanti accogliendo altri fratelli, e continuando ad accompagnare quelli già accolti in modo nuovo. Poi le iniziative fatte tutti insieme: le collette e la raccolta viveri… E’ la porta della carità…

·        La ristrutturazione dell’Oratorio e l’avvio del cammino che ci porterà ad aderire all’associazione NOI (Nuovi Oratori Italiani), come strumento e occasioni nelle quali, a ragazzi, giovani, famiglie e anziani si da occasione di incontro, gratuità, condivisione, scambio, aiuto, compagnia, amicizia… E’ la porta del tempo libero…

·        In fine penso alle iniziative per e con la famiglia (il focus del nostro piano pastorale, attraverso la preparazione al matrimonio, quella del battesimo, i gruppi dedicati), quella al mondo del lavoro (con la vicenda Anselmi che ci ha visto partecipare un poco a una grande mobilitazione), alla scuola (attraverso il sostegno ai compiti e tutto il progetto “Per una società che accolga e includa”)… E’ la porta della vita…

·        In fine come non citare il cammino che abbiamo fatto verso la futura Collaborazione pastorale, che ci ha visto iniziare a trovarci con un Consiglio dedicato e con delle iniziative comuni, e tra tutte cito le Via Crucis delle singole parrocchie segnate dalla presenza di un’unica croce, fatta con il legno di un barcone, che da noi ci ha accompagnato e provocato la sera del Venerdì santo. E’ la porta del nuovo modo di essere chiesa…

 

Per tutto questo e certamente per molto altro ancora, mi sento di dire grazie al Signore, insieme alla richiesta di perdono che non possiamo mai tralasciare, perché chissà quante le situazioni e le occasioni anche come comunità dove siamo stati mancanti, tiepidi o semplicemente peccatori. Tu, o Signore, ci hai RIALZATI e RIMESSI IN CAMMINO. Attraverso i nostri Santi Patroni, Pietro e Paolo ti diciamo il nostro grazie.

 

Poi provo a guardare avanti e ho con me quella scena affascinante che abbiamo letto nel Vangelo di Giovanni, dove GESU’ INVIA PIETRO e gli AFFIDA IL MINISTERO PASTORALE basato sull’AMORE. Potremo chiederci, come singoli cristiani e come comunità parrocchiale verso dove ci sta chiamando il Signore.

Credo che ai doverosi programmi pastorali che la parrocchia, insieme alla diocesi da un lato e a tutti i gruppi e le associazioni dall’altro dovremo elaborare, quello che conta, alla fine, come ricorda benissimo GESU’ a PIETRO è solo l’AMORE, un amore possibile, quello che a noi è possibile. Chiediamo ai nostri Patroni, Pietro e Paolo che intercedano per noi, perché possiamo amare così. Essere testimoni così. Vivere da cristiani, ogni giorno, ovunque, così.