Omelia 22 novembre 2015

XXXIV/TO-B Cristo Re dell’Universo                             22/11/2015

UN RE DIVERSO

Il mondo purtroppo lo possiamo dividere in chi combatte per ottenere un potere e chi combatte per difendere un potere.

Poi potremo anche distinguere ancora tra:

     chi combatte per ottenere un potere buono e chi invece uno cattivo,

     chi combatte per difendere un potere buono e chi invece uno cattivo

Come si vede ce n’è per tutti i gusti. Gesù è differente!!

 

Lo dice lui stesso a PILATO: IL MIO REGNO NON E’ DI QUESTO MONDO. SE FOSSE DI QUESTO MONDO I MIEI SERVITORI AVREBBERO COMBATTUTO. Gesù non combatte!

Qui c’è il salto della fede!

Quella figura SIMILIE A UN FIGLIO DELL’UOMO di cui ci ha parlato Daniele nella prima lettura, colui al quale fu dato POTERE, GLORIA E REGNO, IL CUI REGNO NON SARA’ DISTRUTTO è da leggere in questa differenza che Gesù ci propone.

Il popolo ebraico attendeva questo MESSIA, questo RE, pensando in forma umana questa profezia: POTERE politico e militare; GLORIA davanti agli uomini in questo mondo; REGNO fatto di territorio, di confini, di una capitale e così via.

Gesù propone tutt’altro!

Il suo Regno che non è di questo mondo, ma domina sui cuori, sulle coscienze, sulle anime, sullo spirito. Dice Giovanni nella seconda lettura che lui CI AMA E CI LIBERA DAI PECCATI. E questo amore passa attraverso la morte in croce, Lui è un re TRAFITTO, è un re sconfitto.

Qui c’è la grande differenza. E qui c’è anche tutta la fatica della fede. Diciamocelo onestamente: a nessuno piace perdere. Pensare che per vincere occorre perdere non ci viene proprio in mente. Noi vogliamo sempre vincere.

Ma è esattamente qui che invece Gesù si mette, qui ci porta. Qui c’è il Vangelo. Qui c’è il cristiano. Qui c’è il cuore, il centro, la cosa più bella che Dio potesse dirci e farci: qui c’è il Regno dell’amore.

L’unico Regno accettabile, sopportabile, l’unico Regno giusto, l’unico Regno del bene e per il bene, per il nostro bene. L’unico Regno che inizia qui sulla terra e finisce nel cielo, si estende oltre ogni confine, oltre soprattutto il confine tremendo e radicale che è la morte.

Solo l’amore è capace di tanto, solo nell’amore c’è un Regno così.

 

Qui vogliamo allora chiedere l’aiuto a MARIA SANTISSIMA, MADONNA DELLA SALUTE, non solo e non tanto la salute del corpo (la chiediamo certo, ne abbiamo bisogno), ma soprattutto la salute dell’anima. Prega per noi e aiutaci Maria a guarire dai nostri egoismi, dalla nostra sete di potere, dalla nostra superbia, dalla pretesa di avere sempre ragione, di giudicare gli altri, di massacrarli con i nostri giudizi e la pretesa di essere giusti. Ti preghiamo per questo mondo così bello e così fragile, questa umanità così grande e così piccola.

Prega per noi e aiutaci Maria a non avere paura di abbracciare Gesù e rinunciare a combattere per il potere, per vincere la battaglia dell’amore. Non illudiamoci. Ogni guerra nasce da altra guerra e ogni guerra genera altra guerra. E’ la legge della vendetta. E’ la legge degli uomini quando dimenticano Dio. Non si può combattere e uccidere in nome di Dio. Gesù non combatte, ma piuttosto accetta la morte, perché sa che c’è una vita più grande e la dona a noi. Si dona a noi.

 

La vita di Gesù è vita donata. La vita di Maria è vita donata. La vita del cristiano è vita donata.

Oggi è anche la Giornata del Seminario: la vita del prete è vita donata così come la vita degli sposi è vita donata. Gesù che si arrende, che non combatte è un Gesù che ama fino in fondo. Aiutaci ad amare così. Fa che ci siano sempre giovani che ci credono e donano la vita come preti e come sposi, comunque come cristiani veri, cioè cristiani che non combattono, ma amano. Fa che ci siano adulti che sanno testimoniare la forza della fedeltà all’amore e che ci siano anziani che non si arrendono e mostrano che l’amore vince, nel passato, nel presente e nel futuro.

Gesù sei nostro re. A Te ci affidiamo e ci fidiamo. Tu non ci abbandoni mai. Maria è la conferma più grande. Maria prega per tutti.