Omelia 19 giugno 2016

XII TO/C (Voi chi dite che io sia)                                       19/6/2016

PREGHIERA: IL NOSTRO “SI” A DIO

VOI CHI DITE CHE IO SIA? E’ uno dei tanti punti cruciali del Vangelo. E’ la domanda della vita per i discepoli e per ognuno di noi. E’ uno spartiacque.

O Gesù è Dio e tu ci credi e allora tutto cambia. Tutto ha e trova un senso: anche la sua e la nostra sofferenza e la sua e la nostra morte.

Se Gesù non è Dio o noi non ci crediamo e allora siamo come lucciole spente che volano in una notte senza luna: non sappiamo dove siamo, non sappiamo chi siamo e non sappiamo dove andiamo.

Ma se Gesù è Dio e io ci credo tutto cambia: Ho luce, so da dove vengo e so dove sto andando e so che tutto questo e la mia vita, nonostante tutti i suoi malanni, è guidata da una luce e questa luce è sufficiente. E la croce diventa un’altra cosa, da patibolo diventa luogo dell’amoree l’amore di Gesù, l’amore di Dio per noi, diventa il centro, il senso, essa stessa la luce.

Se Gesù è Dio allora quella domanda ha senso anche oggi e io sono provocato e chiamato a rispondere, è una chiamata a cui dire il mio “si”. “Si” alla vita vissuta come la Sua, alla vitadonata, alla vita segnata dall’amore e dalla solidarietà, si alla fraternità universale, si allacondivisione, si all’accoglienza.

E la mia vita non gira a vuoto ma va, va verso Qualcuno, va verso Lui. E lo fa con libertà e lo fa con una promessa di eternità che supera i confini angusti e piccoli di questo mondo e di questo tempo, con un respiro di speranza che non riusciamo nemmeno ad immaginare.

 

Se siamo qui lo abbiamo intuito. Magari è una consapevolezza appesantita dall’abitudine, un po’ di tradizione, offuscata dalla patina del tempo. Ma un’attrazione c’è.

Riscopriamola sempre, ravviviamola, coltiviamola.

Mettiamoci costantemente e instancabilmente dietro a Gesù, seguiamolo. La sua vita è quella che vale, i suoi gesti e le sue parole danno luce, gusto, colore, gioia alla nostra vita.

Ma ci sono alcuni passi da fare! Facciamoli! E il primo è quello che fa Gesù stesso è il passo della PREGHIERA: GESU’ SI TROVAVA IN UN LUOGO SOLITARIO A PREGARE. Ce lo dice almeno 12 volte San Luca e spesso è vicino a momenti fondamentali e questo è uno di quelli. Gesù che prega cerca la relazione con il Padre, cerca il Padre, e così facendo ci indica una direzione.

La preghiera è “relazione” con il Padre, con Dio. Gesù che è “Dio con noi” ci dice che non possiamo vivere senza il Padre, senza restare attaccati a Lui come a Colui da cui dipende la vita, un respiratore per il sub, un pacemaker per il malato di cuore, come il sole per la terra o come una sorgente per il fiume.

E la PREGHIERA è come un filo, magari sottile, che c lega a Dio, è come una spina di corrente, un canale d’acqua, una strada, un raggio di luce, come la forza di gravità… possiamoimmaginarla tantissimi modi. Poi ci sono altri aiuti necessari e importanti per realizzare questo legame, ma il primo, il più basilare, il più semplice, quello che li precede tutti è la PREGHIERA. E’ allora la prima risposta a quella domanda. Chi sono io per voi?: Tu sei il PADRE NOSTRO CHE SEI NEI CIELI, da riconoscere come Signore e a cui chiedere ciò di cui abbiamo bisogno ogni giorno. La risposta più vera a quella domanda è la preghiera incessante, una vita segnata dalla preghiera, una vita fatta preghiera.

E allora dobbiamo sempre tornare a imparare la preghiera, perché la preghiera si impara sempre.

Non sempre – forse quasi mai – sono tante parole, soprattutto per dei laici. Meglio pensieribrevi e ripetuti con i quali posso disseminare la mia giornata oggi così convulsa. Pensieri digratitudine o di invocazione, di affidamento o di perdono. All’inizio di qualcosa o alla fine: la giornata, il lavoro, la scuola, un viaggio. Oppure durante un nostro impegno, quando abbiamo una pausa mentale durante il lavoro o le faccende di casa, oppure durante un viaggio, mentre vado al lavoro o torno a casa…

Occorre poi coraggio e fantasia per re-inventare la preghiera in famiglia: con i piccoli, ma anche tra grandi. La preghiera della quotidianità insieme a quella dei momenti importanti (la domenica, le feste), momenti consueti e momenti da cercare, volere, decidere (come si decide la gita o una vacanza…).

Chi sei Gesù per me? Aiutami a rispondere pregando, a dire “Si, sei il mio Signore”, l’unico SI per tutta la vita, il SI per vivere ogni giorno.