Omelia del 17 maggio

6^ Domenica di Pasqua – Anno A – ESPERIENZA INCREDIBILE – Apprestiamoci a vivere per l’ultima volta la Santa Messa a distanza. Da domenica prossima, con tutta una serie di attenzioni, la prima riguarda il limite dei posti – che abbiamo calcolato essere 150 per la nostra chiesa – potremo tornare a ritrovarci in chiesa, come comunità di credenti e tornare a fare la duplice esperienza:
• quella di “fraternità nuova” che il Battesimo ha scritto nei nostri cuori, nelle nostre vite, primo modo di incontrare Gesù;
• quella di “incontro con Cristo” Parola e Pane che si dona a noi in modo forte e misterioso nella celebrazione eucaristica.
Sarà come “tornare a casa” dopo un lungo e difficile viaggio. Rivedere, forse commossi, la nostra chiesa, di nuovo abitata, vissuta, consacrata dalla nostra presenza e da quella sacramentale di Gesù!

E così ripetere anche noi quell’esperienza che probabilmente finora ci era un po’ sfuggita dei primi cristiani, la abbiamo ascoltata nella prima lettura, gli ATTI DEGLI APOSTOLI, come pure nelle domeniche scorse, quando la GRANDE GIOIA si impadroniva dei cuori sentendo le parole e vedendo i segni che i discepoli portavano nel nome di GESU’.
Ora tocca alla SAMARIA, dove FILIPPO PREDICAVA IL CRISTO, LIBERAVA INDEMONIATI, GUARIVA PARALITICI E STORPI.
Sì, forse domenica prossima tornando in chiesa faremo un po’ l’esperienza di una GIOIA mai provata prima, commossa e commovente. Forse non vedremo paralitici alzarsi in piedi, ma vedremo certamente cuori innamorati ricominciare a battere forte.
E forse faremo l’esperienza che il giorno del nostro Battesimo a noi era sfuggita, mentre i nostri genitori l’hanno certo provata, ma forse anche dimenticata in fretta. Quale? La sorpresa della DISCESA DELLO SPIRITO SANTO, che solo il Battesimo può donare in modo assolutamente unico.
Per cui, pur sapendo che siamo tutti fratelli lo stesso (giovedì 14 abbiamo pregato, religioni diverse, senza paura, l’unico Dio per la liberazione dalla Pandemia e abbiamo gioito per la liberazione della giovane volontaria africana, SILVIA ROMANO, senza essere eccessivamente preoccupati della sua conversione all’islam, perché la coscienza di ogni persona è luogo sacro e GESU’ ci insegna a rispettarle tutte), ripeto siamo tutti fratelli nella comune umanità, ma il BATTESIMO preso sul serio, vissuto sul serio è davvero un dono incredibile che mai dovremo finire di sorprenderci. Ecco, domenica prossima potremo, forse, riscoprire un poco cosa vuol dire essere battezzati, essere credenti, venire a Messa la domenica. Facciamone tesoro: entrati in chiesa guardate il Battistero, l’Altare, l’Ambone, il Tabernacolo, i fratelli, fissate nella memoria questo momento.

Domenica avremo forse l’occasione per poter fare meglio anche l’esperienza che la seconda lettura, è SAN PIETRO che parla, ci propone: ADORATE IL SIGNORE, CRISTO, NEI VOSTRI CUORI, PRONTI SEMPRE A RISPONDERE A CHIUNQUE VI DOMANDI RAGIONE DELLA SPERANZA CHE E’ IN VOI. Perché vai a Messa? Ci potrebbe chiedere qualcuno. Perché non posso vivere senza l’amore di GESU’, la fede nel PADRE celeste, la speranza donata dallo SPIRITO SANTO: questa ed altre simili dovrebbero essere SEMPRE, PRONTAMENTE le nostre risposte!

E così potremo anche tornare a capire meglio come può essere che GESU’ ci chieda, come fa nel Vangelo, di AMARE e OBBEDIRE! Quando pensiamo all’amore ci viene più facile pensare alla libertà di amare come si vuole, dimenticando che l’amore vero è tale solo quando si dona tutto, e questo tutto si realizza davvero solo con l’obbedienza: quando si decide, davvero, davanti a sé e davanti agli altri e davanti a Dio, di mettere tutto nelle mani e nel cuore dell’amato! Non è vero che all’amore non si comanda! E’ esattamente vero il contrario: l’amore è un dono che non posso decidere, all’inizio, ma devo volere per il resto della vita, in ogni contesto e in ogni circostanza: così è vera libertà, vera umanità, vero amore!
L’umanità è sempre in cammino, l’amore è sempre in cammino, deve crescere sempre. Ma quando diventa obbedienza, fa un salto spettacolare, e se diventa obbedienza nella fede diventa qualcosa di incredibile e impossibile: divino! Gesù, Spirito Santo, Padre del cielo: aiutaci ad amare così, sempre, tutti!